Adusbef e Federconsumatori hanno chiesto alle procure di Roma, Milano e
Trani di aprire un’indagine per accertare l’eventuale manipolazione dei
mercati ad opera delle banche.
COMUNICATO STAMPA
TRUFFA
LIBOR-EURIBOR: ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI HANNO CHIESTO PROCURE
REPUBBLICA (TRA LE QUALI MILANO,ROMA,TRANI),DI APRIRE UN’INDAGINE PER
ACCERTARE LA MANIPOLAZIONE DEI MERCATI. ADUSBEF CHE GIA’ IL 24 OTTOBRE
2011, AVEVA INTERESSATO L’ANTITRUST (ALLEGATA DENUNCIA), RISERVANDOSI DI
PROMUOVERE CLASS ACTION CON FEDERCONSUMATORI,QUANTIFICA DANNO IN 2,9
MLD EURO,PER 2,5 MILIONI MUTUI VARIABILI.
Le
Autorità di controllo inglesi e americane (Commodity Future Trading
Commission) hanno contestato a Barclays (ma la vicenda coinvolge anche
Hsbc, Lloyds Banking Group e Royal Bank of Scotland, Deutsche Bank) la
manipolazione del Libor, indice che serve a calcolare gli interessi
interbancari, i tassi dei mutui e i costi delle carte di credito, ma
anche prodotti derivati per un valore di 570 miliardi di dollari (220
miliardi legati all’Euribor).
La Banca dei regolamenti
internazionali nel suo bollettino trimestrale indica in 601 mila
miliardi di dollari, 10 volte il Pil globale, il controvalore degli
strumenti finanziari derivati scambiati nel Pianeta. Di questo
ammontare, più di un terzo è relativo a derivati su tassi di interesse.
L’azione delle banche coinvolte nella indicazione falsa dei tassi da
loro applicati, non esaurisce i suoi danni nei confronti dei loro
clienti titolari di mutuo, dei corrispondenti bancari con i quali si
scambiano finanziamenti o del fisco locale, impattando anche sugli esiti
delle operazioni in derivati che, per circa 350 miliardi di dollari,
hanno come sottostante i tassi di interesse legati al Libor. In base al
dossier della CFTC (Commodity Futures Trading Commission), il tasso più
manipolato è stato soprattutto l’Euribor, tasso interbancario di
riferimento per l’area euro. Se al Libor sono legati 350.000 miliardi
di dollari di derivati su tassi e 10.000 miliardi di prestiti e mutui
(dati di fine 2011), all’Euribor – oltre a un gigantesco ammontare per i
mutui – sono legati prodotti derivati per 220.000 miliardi di dollari.
La CFTC ha spiegato come veniva manipolato il tasso, facendo riferimento
alle e-mail di alcuni operatori in derivati intercettate nella sede di
Barclays. Secondo la CFTC alcuni operatori senior di Barclays
orchestravano strategie di varie banche allo scopo di influenzare
l’andamento dell’Euribor.
Chi lavorava sui derivati e
aveva la necessità – a seconda dei giorni – di avere un Euribor elevato o
basso, si metteva d’accordo con i colleghi di altre banche per fare in
modo che i vari contributi inviati a Ebf (associazione bancaria non
regolamentata) e a Thomson Reuters andassero nella direzione desiderata
con la finalità di manipolare la media finale. La manipolazione dei
tassi consentiva a chi deteneva posizioni in derivati indicizzati
all’Euribor di guadagnare o di limitare eventualmente le perdite, senza
preoccuparsi delle conseguenze di chi deve pagare le rate mensili di
mutui e prestiti, legati all’Euribor, procurando danni di decine di
miliardi ai consumatori. I prodotti derivati, che valgono in Europa il
53% del Pil %, con il 97% dei contratti legati ad attività speculative,
sono nei portafogli delle banche pari a 2,5 volte il Pil in Svizzera
(254,1%), 106,2% in Gran Bretagna; 55,3 %, in Francia ; 38,4% in
Germania; 22,4% nei Paesi Bassi; 15,3% in Spagna; 10,7% in Italia
(riferita alle sole Intesa SanPaolo ed Unicredit), ed una perdita di
valore del 10% del portafoglio rappresenterebbe il 55% del patrimonio
netto delle banche europee.
Secondo la CFTC alcuni
operatori senior di Barclays orchestravano strategie di varie banche
allo scopo di influenzare l’andamento dell’Euribor. Chi lavorava sui
derivati e aveva la necessità – a seconda dei giorni – di avere un
Euribor elevato o basso, si metteva d’accordo con i colleghi di altre
banche per fare in modo che i vari contributi inviati a Ebf
(associazione bancaria non regolamentata) e a Thomson Reuters, andassero
nella direzione desiderata, con la finalità di manipolare la media
finale per consentire a chi deteneva posizioni in derivati indicizzati
all’Euribor di guadagnare o di limitare le perdite, con gravissimi danni
a milioni di famiglie che hanno sottoscritto mutui indicizzati
all’Euribor e che hanno pagato tassi più elevati rispetto a quelli che
sarebbero stati determinati dalle corrette regole di mercato.
Per le suesposte ragioni, Adusbef e Federconsumatori, che hanno
quantificato i danni pari a circa 2,9 miliardi di euro per 2,5 milioni
di famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile per circa 250
miliardi di euro (con il tasso euribor pari al 5,93% in data 8 ottobre
2008), chiedono alla Procura della Repubblica di aprire una inchiesta
volta a verificare i comportamenti penalmente rilevanti, quali la
manipolazione dei mercati, di Barclays e di altre banche quali Deutsche
Bank, Hsbc, Lloyds Banking Group e Royal Bank of Scotland, sulla base
del dossier in mano all’americana CFTC (Commodity Futures Trading
Commission), in merito alla manipolazione del tasso interbancario
Euribor di riferimento per l’area euro, accertato che se al Libor sono
legati 350.000 miliardi di dollari di derivati su tassi e 10.000
miliardi di prestiti e mutui (dati di fine 2011), all’Euribor – oltre a
un gigantesco ammontare per i mutui – sono legati prodotti derivati per
220.000 miliardi di dollari, come accertato dalla stessa CFTC, sulla
base di e-mail di alcuni operatori in derivati intercettate nella sede
di Barclays.
Tali comportamenti se da un lato possono
costituire l’ipotesi più sofisticata di manipolazione del mercato
pluriaggravata in violazione degli artt. 110, 81 cpv, 185 comma 1 e 2
del D Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 ed art. 61 n. 7 cpc; dall’altro
possono costituire una vera e propria truffa aggravata in quanto
utilizzando la fede pubblica che gode l’istituzione bancaria, hanno
aumentato e variato artificiosamente il tasso Euribor, nonché quello
Libor.
Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Roma,10.7.2012
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