Quando nel bilancio di una Banca, che è
una s.p.a, è previsto un utile, su quell'utile la Banca e tutti i
suoi partecipanti dovranno pagare le tasse. Il problema per pagare
meno tasse è quindi quello di ridurre gli utili. Poiché i
Presidenti delle Banche ottengono due mesi prima della scadenza
annuale la bozza di bilancio, per abbattere gli utili si inventano
una serie di oneri da detrarre dall'imponibile. Anni fa, quando
ancora esisteva l'Istituto Mobiliare Italiano , l'allora Presidente
Luigi Arcuti , ebbe la geniale idea di creare le così dette "sedi
leggere", che altro non erano che negozi, appartamenti,
acquisiti all'asta per due soldi da debitori falliti. In dette sedi
furono inviati dipendenti già da tempo operativi in zone limitrofe
ed in questo modo l'utile si abbasso' al 10% di quanto in bozza
previsto. Attualmente tutto il settore del credito, quando ha surplus
di entrate, ricorre al metodo Arcuti. Si aggiunga inoltre che le
Banche non hanno mai pagato ICI ed attualmente nemmeno l'Imu sulle
loro proprietà ove risiedono sedi centrali, filiali ed agenzie. Su
queste non hanno mai pagato TARSU e con ogni probabilità non pagano
o lo fanno in forma ridotta, Enel e telecom perchè "clienti". Tornando alle sedi leggere sparse per il Paese, se molti credono che si tratti di elusione fiscale, in realtà
sarebbe più corretto parlare di falso in bilancio.
Ne ho voluto scrivere perchè indotto
dall'aver letto il seguente articolo su Rinascita in cui
l'articolista si pone al riguardo delle tante nuove sedi bancarie
che man mano si spandono sul territorio, una serie di domande
ingenue, oltre tutto essendo riportato su di un noto blog
comedonchisciotte , è seguito da commenti fuorvianti ed aberranti:
davvero, basta, disinformare gli Italiani!
DI MAU BAR.
rinascita.eu
Tutti
voi avrete riscontrato un curioso fenomeno che già da alcuni anni si
va sempre più accentuando.
Almeno così, personalmente, l’ho
riscontrato a Roma, ma credo che il fenomeno sia generalizzato. Se
non ho preso un abbaglio, accade questo: si moltiplicano, quasi con
tendenza esponenziale, le nascite di nuove banche, intendo come
locali, nelle strade e piazze cittadine. Laddove fino a ieri vi era
un grande negozio, una piscina, un cinema, un ristorante, ecc., ecco
ora, all’improvviso, spuntare un locale adibito a banca.
Belle
banche, nuove nuove, di lusso, accessoriate, totalmente blindate e
con tutti i dispositivi elettronici, di ultra protezione. Non mancano
ovviamente le loro belle cassette esterne per prelevare con carte di
credito. In alcune strade, di nuove se ne contano anche due o tre e
se giri l’angolo ne trovi altre.
Il bello è che spesso sono
quasi sempre vuote di clienti.
Non sono esperto di questioni
finanziarie, e quindi mi chiedo, come si può spiegare questo
fenomeno? Anche se, internamente, questi nuovi locali hanno un
pesonale ridotto all’osso, il solo utilizzo di questi locali dovrà
pur rappresentare certi costi.
A meno che le mie osservazioni
siano errate, in quanto magari questi aumenti di sportelli bancari
sono bilanciati da altre dismissioni, non credo che il fenomeno sia
spiegabile solo con la tradizionale attività delle banche, quella
cioè di drenare denaro dai risparmiatori, arraffandolo su piazza in
cambio di ridicoli interessi e salati costi annui e poi
reinvestendolo a tassi da usura.
Sappiamo bene come, il
sistema finanziario, cresce, rapina e prospera su varie attività
“virtuali”, spesso virtuali o speculative: fondi di investimento,
promozioni finanziarie, compra vendita di Azioni, ecc., e sappiamo
anche come sono state forzate le persone, incentivando fino
all’ossesso l’offerta di finanziamenti per l’uso della carta di
credito, per acquisti pagabili con comodo, ecc., tutto un giro che
seppure spesso rappresenta rischi di insolvibilità nei poveri
disgraziati così espostisi, consente alle finanziarie di ipotecare,
sequestrare quanto è possibile, e se non c’è nulla da
sequestrare, non fa niente, tanto quei “rischi” sono stati
rivenduti, spalmati, sotto riciclati all’infinito, trattandoli come
“beni virtuali” (la famosa “bolla” esplosa negli
Usa),
D’accordo su tutto questo, ma cosa spinge il settore
bancario a creare dei nuovi sportelli bancari in ogni strada della
metropoli? Tanto più che il crescere delle operazioni on line
avrebbe dovuto, viceversa, restringere al minimo indispensabile gli
sportelli al pubblico.
A tutti coloro che hanno osservato e
studiato questo fenomeno, possibilmente amici che hanno lavorato nel
settore bancario, chiedo una dettagliata spiegazione, spiegazione
tecnica, intendo, perché le motivazioni politiche mi sono chiare.
Mau. Bar.
Fonte: www.rinascita.eu
|