ADUSBEF BATTE IL SISTEMA BANCARIO SU ILLEGITTIMITA' DELL'ANATOCISMO |
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Scritto da Federico Lippi
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giovedì 05 aprile 2012 |
LA CONSULTA SANCISCE L’INCOSTITUZIONALITA’ DELL’ART. 2 DEL “MILLEPROROGHE” MIRANTE A “SANARE” L’ILLEGITTIMITA’ DELL’ANATOCISMO.
La
Corte Costituzionale, Pres. Quaranta e Rel. Criscuolo, con la Sentenza
n. 78 del 2 aprile 2012, depositata oggi, ha dichiarato incostituzionale
l'art. 2 comma 61°, della Legge 10/2011, di conversione del D .L. 29
dicembre 2010, n. 225) con cui il precedente Governo, decideva di
cancellare con un “colpo di spugna” gli effetti della sentenza n. 24418,
emessa dalle Sezioni Unite di Cassazione il 2 dicembre
2010 sull’anatocismo (capitalizzazione trimestrale dell’interesse), che
riconosceva al correntista debitore il diritto di recupero, dalla data
di inizio del rapporto e sino alla chiusura, di tutti gli indebiti
pagamenti ricevuti dalla banca con gli addebiti trimestrali di illecite
competenze. ADUSBEF, con il suo Presidente Sen. Elio LANNUTTI e con il
suo Vice l'avv. Antonio TANZA ( difensore dei correntisti sia dinanzi
alla Consulta, che dinanzi alle S.U.) ha combattuto da sola contro tutto
il ceto bancario.
La norma violava vari principi costituzionali, tra
cui quello di ragionevolezza ed uguaglianza, nonché i principi delle
norme della CEDU. E' l'ennesima sberla che i consumatori riescono a dare
ai governi che si sono succeduti in questi anni e che hanno dimostrato
grande attenzione alle caste ed ai potentati. Fortunatamente i
consumatori hanno dalla loro parte la Giustizia, come hanno dimostrato
le S.U. della Cassazione ed oggi la Corte Costituzionale. Lannutti e
Tanza dedicano questa ennesima vittoria, che dà diritto ai meritati
rimborsi a migliaia di consumatori usurati dalle banche, a tutti i
cittadini ed utenti strozzati dal sistema creditizio ed "impiccati"
sull'altare del profitto e dell'illegalità.
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Ultimo aggiornamento ( giovedì 05 aprile 2012 )
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