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Come augurio a tutti i cittadini di raggiungere al più presto un rapporto ottimale con il Settore del Credito, mi permetto di citare un intervento del Prof. EINAUDI espresso nel lontano 1930: 

Le Aziende di Credito esistenti in Italia non “paiono né troppe né poche. Sono troppe tutte quelle casse e banche – ora assai diminuite però, come si è visto, da allora -  che sono amministrate da asini, da ingordi, da dilettanti e da gente che vuol fare la banca per amor del prossimo.
Sono poche in confronto delle alcune altre migliaia di Banche che potrebbero utilmente lavorare in centri rurali, i quali ora ne sono sprovvisti, in altri centri, dove esistono solo filiali di grossi istituti affaccendate a pompar denari da rovesciare al centro e nelle stesse grandi città, dove gli istituti esistenti non abbiano saputo rispondere alle esigenze di ceti sociali pur bisognosi dell’aiuto della Banca”.

(EINAUDI, 1930)
Riportato nel Rapporto della
Commissione Economic

In questo secolo ci stiamo impattando contro le conseguenze proprio di questa fattispecie, ormai giunta al massimo della macroscopicità, fenomeno che nel 1930 sembrava cominciare a scomparire.

Federico Lippi

Passera cancella i bisognosi: sono tutti evasori da gogna sociale, ma dimentica 15 miliardi di euro PDF Stampa E-mail
Scritto da Federico Lippi   
lunedì 02 aprile 2012

Ministro Passera

Passera, il ministro dello Sviluppo Economico, giorni fa' da Cernobbio ha commentato i dati sulle dichiarazioni dei redditi degli italiani, ed ha colto la palla al balzo per tirare acqua al mulino del governo delle tasse indiscriminate , visto che sarebbe risultato che ben il 50% dichiara meno di 15 mila euro all'anno:

“Certamente non può essere più considerata furbizia non pagare le tasse, non può essere considerato accettabile che chi ha uno stile di vita di buon livello non abbia poi una sua quota di partecipazione agli oneri pubblici, non deve essere tollerato che chi può contribuire in maniera adeguata non lo faccia".

E qui dobbiamo rinfrescare la memoria al Ministro a proposito di evasioni fiscali:

 

 


nel 1999, proprio la famiglia Passera ( proprietari di grandi alberghi , uno, il Villa d'Este, proprio a Cernobbio), spedì nel paradiso fiscale di Madeira 15 miliardi lire, in seguito li fece rientrare scudandoli al 5 % di tassazione grazie al "milleproroghe" nel 2009, ma la gogna fiscale la si chiede per lo scontrino dei negozietti agonizzanti ovviamente.

Quanto a spender due parole per stigmatizzare il comportamento di quelle banche, in pratica il sistema bancario Italiano, che risultava evasore per la Agenzia delle Entrate e che ha patteggiato alla grande, neanche a parlarne.

Invece con somma improntitudine si ricade nel solito vizio di disinformare per mantenere divisi e sospettosi uno verso l'altro i tartassati, niente di meglio da parte di questo governo che percorrere le vecchie disastrose vie. Ora come pensano di “aggiustare la situazione “, seguendo il Passera pensiero, perseguitando more solito i poveracci che non sanno dove sbattere la testa se non al muro? Elenchiamo al volo alcune categorie che sono invisibili per questi privilegiati foraggiati alla grande dai contribuenti individui che di certo denunciano redditi inferiori ai 15 mila euro:


  • Se ben 11.615 imprese hanno ultimamente chiuso i battenti ed hanno lasciato per strada 50.000 dicesi cinquantamila lavoratori, molti dei quali non sono più in grado di pagare tasse e bollette, ci dica il Banchiere Passera, sono pericolosi evasori da privare prima possibile d 'ogni avere residuo e da bollare con gogna sociale? Che “sanzione sociale” metteranno a questi disperati che sono spesso vittime dello Stato che non paga i suoi debiti verso le Imprese , mentre pretende di incassare Iva e tasse gonfiate ad ogni minimo ritardo, per giunta vantandosene? E si Ministro, ha ragione, questa vergogna sarebbe una situazione da aggiustare..ma i Ministri fanno orecchie da mercante mentre i suicidi fioccano , comunque parliamone sottovoce per non disturbare i manovratori indaffarati a raschiare il barile, ormai prossimo a bucarsi, e allora si che rideremo!

  • Precari oggi, e domani saranno apprendisti per tre anni e poi.. Quanti sono ? Fanno a pieno merito parte di quel 40 % circa che si permettono di dichiarare meno di 15 mila euro.. già per chi scuda al 5% 15 miliardi di euro, è impensabile e quindi certamente “punibile” che si viva con simile reddito.

  • E poi ci sono i ricercatori, sa il Signor Ministro quanti sono e quanto “guadagnano”?

  • I pensionati? Gli avete anche congelato le pensioni, che vuole che denuncino per farvi felici, quello che non ricevono?

  • Partite IVA alle quali si costringono i giovani disperati che poi spremete anche? sono miglia di giovani senza futuro e rientrano anche quelli nel suo famoso e scandaloso 40 %

Potrei continuare: operai, operatori di call center, piccoli artigiani , piccoli agricoltori che vi apprestate a fare chiudere , e chi sa quanti altri invisibili ai quali si rivolge solo la occhiuta attenzione delle Agenzie allorchè non arrivano a pagare tasse, tariffe, bollette, more.


Evasori, milioni di evasori , o non piuttosto bisognosi che dovrebbero preoccupare ed occupare un Governo ed un apparato Statale normali ? Ma per il Governo sono solo fastidiosi evasori che è bene si tolgano di mezzo in un modo o nell'altro. Emigrino, si brucino pure, ma dopo aver pagato naturalmente.


Certo sappiamo bene che l'evasione c'è e non è poca. Finalmente si possono incrociare i dati delle cartelle esattoriali ed è saltata fuori una serie di dati interessanti, di quelli che tutti conoscono, ma che è tanto comodo, specie per i manovratori, fingere di non sapere.

COME E' DISTRIBUITA LA EVASIONE, IN CAPO A QUALI SOGGETTI SI ACCUMULA


Industriali – 32% della evasione totale

Banche ed Assicurazioni – 28% della evasione

Commercianti- 12% della evasione

Artigiani: 11% della evasione

Professionisti . 9% della evasione

Dipendenti . 8% della evasione


Quindi da fonte insospettabile, la Agenzia Entrate, apprendiamo quello che sapevamo , e che non ci stancheremo di ribadire : due categorie , Banche ed Assicurazioni + Industriali, insieme evadono più delle 4 categorie contro le quali si addensano normalmente strali e gogne giornalistiche. In due accumulano il 60% di evasione, mentre le 4 categorie superdemonizzate, tutte insieme arrivano al 40%. Ha ragione il Ministro Passera: tutto questo non deve più esser tollerato, a cominciare dalla persecuzione di chi è in stato di bisogno.




Ultimo aggiornamento ( martedì 03 aprile 2012 )
 
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