COMUNICATO STAMPA
BOND
ARGENTINA: MAI FIDARSI DELLE BANCHE,DELL'ABI E DELLA TFA ! ADUSBEF
CONSIGLIA DI DARE DISDETTA ALLA TFA ED ADERIRE ALL'OPS.
Gli
interessi dei banchieri non coincidono mai con quelli dei risparmiatori
ed utenti dei servizi bancari,come dimostra la storia dei bond argentini
appioppati, spesso fraudolentemente negli anni scorsi come sicuri a
450.000 famiglie per un controvalore di 14,5 miliardi di dollari, poichè
analoghi ai ns. titoli di Stato.
Il sistema bancario italiano,dopo aver offerto consigli degli acquisti dei tango bond a
centinaia di migliaia di famiglie italiane orfane dei Bot per la caduta
dei tassi di interesse anche quando già conoscevano l'imminente
fallimento della Repubblica Argentina, a volte in contropartita diretta -
come dimostrano le sentenze dei tribunali di condanna delle banche- per
scaricare sui risparmiatori titoli presenti nel loro portafoglio, volle
istituire e finanziare la Task Force Argentina (TFA), con la finalità
propagandistica di riparare agli errori e tutelare la clientela frodata.
Risultato
La TFA, l'associazione ideata dall'Abi e dalle banche presieduta
dal dr. Nicola Stock ha avuto buon gioco a raccogliere le deleghe negli
sportelli bancari di 180 mila obbligazionisti di titoli argentini in
default, per un controvalore di 4,5 miliardi di dollari, con l'obbligo
per gli aderenti di non chiamare le banche in giudizio e la promessa di
un ricorso all'arbitrato internazionale ICSID, che a distanza di 5 anni
dalla prima offerta pubblica di scambio (OPS) avvenuta nel 2005 deve
ancora svolgere l'udienza a metà giugno 2010, solo per decidere se ha
competenza giurisdizionale per questo ricorso.
E mentre la nuova
ed ultima proposta denominata Par, per sanare la situazione del mancato
rimborso delle obbligazioni argentine andate in default nel lontano
2001, prevede un'offerta di 19 miliardi di dollari di tango bond ancora
in circolazione, per quasi un terzo (6 miliardi di dollari) in mano ai
risparmiatori italiani dei quali 4,5 miliardi rappresentati dalla TFA
con 180mila obbligazionisti, la Task Force dell'Abi ha valutato che la
nuova offerta di swap proposta dalla Repubblica Argentina sarebbe
peggiorativa, ma comportandosi come Ponzio Pilato,afferma che spetta
agli obbligazionisti decidere se aderire o meno allo swap.
In un
comunicato che analizza i termini finanziari dell'offerta di swap sui 19
miliardi di debito ancora in circolazione, Tfa infatti non dà
raccomandazioni ma si limita a riscontrare tecnicamente che "dai dati
sopra riportati risulta quindi confermato quanto previsto dalle Legge
della Repubblica Argentina 26547 (del 9 dicembre 2009) art. 3, ai sensi
della quale 'le condizioni ed i termini finanziari non potranno essere
gli stessi o migliori di quelli offerti ai creditori nell'offerta del
2005'. Resta nell'autonomia decisionale dei singoli obbligazionisti ogni
decisione sull'opportunità di aderire o meno alla nuova Ops".
Adusbef che ha ottenuto centinaia di sentenze di condanna delle banche
nei Tribunali sui tango bond, consiglia di aderire all'offerta di swap
dell'Argentina, che salvo proroghe, termina il 7 giugno 2010, mentre
banche,Abi e Tfa, possono essere soddisfatte, perché dopo aver
appioppato bond bidone a 450.000 famiglie per 14,5 miliardi ed aver
illuso 180.000 risparmiatori-clienti nel ricorso miracolistico all'
l'Icsid per prendere tempo e far scadere i termini prescrizionali di
ricorso in Tribunale contro gli Istituti di credito, hanno perfezionato
la presa in giro verso gli utenti e le famiglie doppiamente bidonate.
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