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Come augurio a tutti i cittadini di raggiungere al più presto un rapporto ottimale con il Settore del Credito, mi permetto di citare un intervento del Prof. EINAUDI espresso nel lontano 1930: 

Le Aziende di Credito esistenti in Italia non “paiono né troppe né poche. Sono troppe tutte quelle casse e banche – ora assai diminuite però, come si è visto, da allora -  che sono amministrate da asini, da ingordi, da dilettanti e da gente che vuol fare la banca per amor del prossimo.
Sono poche in confronto delle alcune altre migliaia di Banche che potrebbero utilmente lavorare in centri rurali, i quali ora ne sono sprovvisti, in altri centri, dove esistono solo filiali di grossi istituti affaccendate a pompar denari da rovesciare al centro e nelle stesse grandi città, dove gli istituti esistenti non abbiano saputo rispondere alle esigenze di ceti sociali pur bisognosi dell’aiuto della Banca”.

(EINAUDI, 1930)
Riportato nel Rapporto della
Commissione Economic

In questo secolo ci stiamo impattando contro le conseguenze proprio di questa fattispecie, ormai giunta al massimo della macroscopicità, fenomeno che nel 1930 sembrava cominciare a scomparire.

Federico Lippi

LETTERA ENEL ACEA : Bollette pazze e trasparenza delle medesime PDF Stampa E-mail
Scritto da Federico Lippi   
sabato 03 gennaio 2009
Santa Marinella, 04.01.2009

RACCOMANDATA A.R.
Spett.le ENEL Servizio Elettrico SpA
Sede Legale
Viale Regina Margherita 125
00198    ROMA    RM

RACCOMANDATA A.R.
Spett.le ENEL Distribuzione
Direzione Lazio Abruzzo e Molise
Largo Lamberto Loria 3
00147    ROMA    RM

RACCOMANDATA A.R.
Spett. le AUTORITA' GARANTE
PER LA ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Via dei Crociferi 19
00187    ROMA    RM

RACCOMANDATA A.R.
Spett. le AUTORITA' GARANTE
DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
Piazza G.Verdi 6/a
00198    ROMA    RM
 
A MEZZO sito www.federicolippi.it
A TUTTI GLI UTENTI ENEL ED ACEA


OGGETTO: TRATTAZIONE dei seguenti argomenti, e RICHIESTA BONARIA di REVISIONE di TUTTE LE PROCEDURE IMPIANTATE, di METODO DI CALCOLO delle BOLLETTE per LETTURE STIMATE, e RESTITUZIONE DELLE SOMME FINO AD OGGI VERSATE IN PIU' E NON DOVUTE e fornitura di SPIEGAZIONI:

TRASPARENZA nei rapporti contrattuali con l'UTENZA;

RIDIMENSIONAMENTO delle bollette PAZZE (?), in particolare quella  inerente al rapporto con URAS MARIA STELLA (mia moglie convivente), enumerata come "Cliente n°.645 780. 477", riguardante la fornitura di energia elettrica nella nostra abitazione (di residenza dal 1°.10.1985);

  • RICHIESTA DI SPIEGAZIONI SCRITTE su TECNICHE di lettura dei CONTATORI ELETTRONICI;
  • CHIARIMENTI sui significati delle sigle emergenti da CONTATORI e da BOLLETTE;
  • CHIARIMENTI SUI MOTIVI CHE INDUCONO ENEL AD APPLICARE L'IVA ANCHE SULLE IMPOSTE ADDEBITATE (ACCISE E ADDIZIONALI ENTI LOCALI) come fossero GUADAGNI ENEL, e la PROVA (se esiste) che detto ricarico IVA sia effet¬tivamente versato all'Ufficio IVA;
  • MOTIVI che inducono ENEL a modificare numero e tariffe delle co¬siddette "COMPONENTI" che rappresentano esclusivamente gli ONERI SOCIALI che ENEL sostiene per scelte da essa fatte (compresa la pubblicità "promozionale");
  • SPIEGAZIONI SU MODIFICHE TARIFFARIE UNILATERALI IMPOSTE, in mancanza di contrario avviso dell'UTENTE, invece che richiederne l'AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA AL CLIENTE;
  • VARIE ED EVENTUALI.

In relazione agli argomenti di cui all'oggetto, il sottoscritto, nella propria veste oltre che di Responsabile della Delegazione Lazio Centro Nord di ADUSBEF, anche di marito dell'intestataria dell'utenza indicata omissis, si vede costretto, egli interessi di tutti gli UTENTI della zona di propria competenza, a fare un PUNTO sulle anomale situazioni che si verificano di continuo, corredate di minacce di sospensioni dei servizi di erogazione di energia elettrica, tra l'altro esageratamente carenti, ovvero non da "terzo" ma da quarto mondo, espresse col nobile sapore del ricatto, per ottenere comunque il pagamento di fatture abnormi, non in linea con le tariffe pubblicate dalla Vostra società, a calcolate invece con maestrie degne dei giocolieri delle "tre carte" che pullulano a Porta Portese, in barba a Leggi sulla Trasparenza e Codici dei Consumatori.

Andiamo con ordine, iniziando dal caso che mi interessa da vicino, in quanto risulta essere il più frequente ed il più rappresentativo della situazione insostenibile che si manifesta sotto la gestione dell'ENEL Distribuzione, e non so  se  ciò avvenga solo  a Civitavecchia o anche nei comprensori Lazio-Abruzzo-Molise, ovvero in tutta Italia.

L'anno più pesante è stato il 2008, anno in cui mi sono impattato con bollette a cifre mostruose (neppure vivessi con la mia famiglia in un castello), partendo a Gennaio con una bolletta di quasi 700,00 Euro che mi sono fatto rateizzare; un del tutto relativo ridimensionamento fino a Luglio; poi a Settembre altra batosta di oltre 650,00 Euro, che mi ha costretto a protestare, con tutt'altro che positivi risultati, per concludersi alla fine di Dicembre con la  richiesta di altri 504,61 Euro circa da pagare.

Poiché con la mia attività di volontariato, non posso permettermi di aiutare gli altri risolvendo loro i problemi, senza invece pensare anche a me, ho ripreso tutte le bollette passate ed ho elaborato il documento allegato, dal quale si evincono le anomalie e le preoccupanti superficialità della Vostra Società, nonché che ENEL non solo ben raramente effettua una vera lettura a distanza dei contatori elettronici di oggi, lettura su cui ho i miei riveriti dubbi, che ho indicato con la sigla "E° ", ovvero ricorre al CALCOLO STIMATO o PRESUNTO, indicato con la sigla "P", trovandoci di fronte ad un consumo medio giornaliero tra i 32 ed i 41 kW (col periodo estivo e quello invernale più rilevante, perché ENEL "presume" un "ovvio" utilizzo di climatizzatori, ventilatori, stufe elettriche e
scaldabagni, anche se inesistenti), mentre invece, quando la rilevo dal contatore io, il consumo giornaliero si aggira tra i 20 ed i 24 kW, cioè da un minimo di 1/4 ad un massimo di 1/2 di meno, dati che ENEL utilizza momentaneamente, per tornare a misure come da essa sempre PRESUNTE, pretendendo abusivamente acconti stratosferici.

Prima a Civitavecchia c'era un ufficio territoriale dell'ENEL, dove dopo estenuanti file, potevi parlare con un cristiano che almeno faceva finta di sentirti, ovvero iduceva all'istante la bolletta se gli portavi la lettura con data d ora fatta da te.

Poi l'Ufficio è sparito e solo recentemente è stato aperto un'Ufficio di Pronto ENEL, in cui l'impiegato però non sente ragioni: preleva le tue letture, le trasmette al terminale, poi alza le mani e ti dice che comunque devi pagare altrimenti ti tagliano la luce anche se devi molto di meno: prima paghi e poi discutiamo!

Proprio un bel modo di fare. Come raccontavano i nostri padri che accadeva in guerra: prima si sparava e poi si chiedeva "chi va là"!

Se si analizza con attenzione il documento allegato, sono passato da un costo annuo di circa Euro 1.360,39 nel 2003 ad un costo annuo di Euro 3.034,07 nel 2008, maggiorato di cosiddetto conguaglio dell'anno precedente più tariffe 2008 di Euro 692,85 per un totale di Euro 3,726,92, per ottenere come servizio il peggiore esistente, e "sostenendo" oneri propri dell'azienda ENEL per frazionamento in altre Società, scalata alla telefonia, alle Partecipazioni italiane ed estere e la faraonica pubblicità: tutto a carico dell'UTENTE.

Ma non basta.

Se riesco a dimostrare che ENEL si è sbagliata nella somma richiestami in bolletta,, ENEL, nell'arco del mese e mezzo successivo, te ne manda altre due, per punirti della tua ribellione, che sommate insieme fanno il 150% di quella che sei riuscito a fare modificare, spingendo l'UTENTE a soccombere e ad adottare l'OMERTA'!

Vediamo come ENEL fa "profitti".

Non esiste alcuna Legge dello stato che consenta di applicare l'IVA sulle imposte: ma l'ENEL lo fa come se le "accise sull'energia elettrica" e la "addizionale enti locali" fossero un suo guadagno.

Ammettiamo che ENEL mi dimostrasse che anticipi queste e che me ne richieda il rimborso: ma questo non l'autorizza certo a pretendere l'IVA su tali somme. Come, altrettanto, non può applicare l'IVA sulle "spese di invio lettere e raccomandate per solleciti", perché altrimenti significherebbero suoi guadagni soggetti ad IVA.

Se leggo il dettaglio dell'ultima bolletta e la metto a confronto con ciò che ENEL stessa pubblica sul proprio sito, scopro che la "QUOTA FISSA" mi è stata addebitata per un corrispettivo unitario/mese di Euro 3,009200, quando, per la stessa tariffa D3, il sito ENEL indica un corrispettivo annuo di Euro 24,7557 che, diviso 12, fa mensilmente Euro 2,062975.

Ed identicamente, la "QUOTA ENERGIA" mi è stata addebitata con un corrispettivo unitario di Euro 0,184890 "a kWh utilizzato", quando sul sito internet dichiara un corrispettivo di Euro 0,04462 "a kWh utilizzato", comprensivo della "componente UC6" (non misurata), riguardante il punto di prelievo (generalmente uno solo), a cui vanno sommate tutte le altre "componenti" ("A2", "A3", "A4", "A5", "AS", "UC3", "UC4", "MCT"), che nascono come i funghi (nel 2000, erano 4, nel 2002, 5, nel 2003, 6, nel 2007, 9), e che totalizzano, al momento, solo Euro 0,01836 "a kWh utilizzato", vale a dire che il costo totale viene a costare semplicemente Euro 0,06298 "a kWh utilizzato".

ORA, DA COSA E' DETERMINATO IL MAGGIOR COSTO DI EURO 0,12191? IL PREZZO ADDEBITATO E' TRE VOLTE QUELLO DOVUTO! AGGIUNGETECI IL CONSUMO, PER MAGIA, AUMENTATO DEL 150%, E' COME SE IL PREZZO PUBBLICATO SIA AUMENTATO DEL 450%! Ecco da dove vengono i PROFITTI!

E fondamentalmente, tutto ciò alla faccia degli UTENTI, che si sono ritrovati a non potersi più controllare i consumi addebitati.

Infatti, una volta c'erano due contatori: uno segnava in scatti numerali mobili il consumo della "corrente normale di casa", e l'altro il consumo della cosiddetta "corrente industriale domestica", entrambe con tariffe
differenziate dalle 7,01 del mattino alle 23,00 e dalle 23,01 alle 7,00 del giorno dopo, e queste ultime venivano applicate anche il sabato, la domenica ed i giorni festivi: girava ogni bimestre un addetto che rilevava, in presenza dell'utente o chi per esso, i numeratori e la bolletta  "presuntivamente" veniva suddivisa per 1/4 a tariffa ridotta e per 3/4 a tariffa superiore, ma i corrispettivi unitari differenziavano tra loro di una inezia, cioè erano pressocché uguali; la sostanziale differenza era nelle due tipologie di corrente, la "normale" e la "industriale".

Poi hanno introdotto il CONTATORE UNICO che segnava semplicemente i consumi, perché i corrispettivi della "normale" e dell'''industriale'' erano stati unificati unilateralmente dall'ENEL e dall'ACEA, che già avevano
fatto cartello (se la "normale" costava 3 e la "industriale" costava 1, il prezzo unico non fu di 2, ma di 2,8), separandosi il Territorio Nazionale in zone di competenza, e l'addetto veniva ad effettuare la lettura una volta 
ogni sei mesi, per poi sparire definitivamente durante l'anno, e sono cosi cominciate le bollette a "lettura presunta", ma che tenevano conto della media del solo anno precedente.

Successivamente hanno introdotto il CONTATORE ELETTRONICO, che dovrebbe avere lo scopo di non far "scomodare nessuno" dalla sedia del posto di lavoro, altrimenti prenderebbe "troppi caffè", e di effettuare le letture a distanza: ma anche questo "investimento Enel" è servito per "investire" meglio i soliti UTENTI INDIFESI con bollette da capogiro, con numerosi pensionati, che si sono trovati a doversi rivolgere all'usuraio o alle finanziarie, per pagarle.

Detto CONTATORE aveva la caratteristica che, schiacciando ripetutamente un pulsante, ti forniva una serie di dati che potevano essere utili, come il numero di utenza, la lettura precedente fissata in bolletta e quella attuale, il tipo di tariffa contrattuale, la data ed ora della lettura, la potenza a quel momento impegnata, in modo da controllare eventuali dispersioni di linea interna.

Per rimediare al FLOP di tale investimento, che non ha permesso di realizzare, per qualche motivo, la lettura a distanza dei consumi, c'è stato qualche cavalluccio rampante che ha avuto la bell'idea di utilizzare il sistema per inserire "A DISTANZA", prima, altri due indicatori per la verifica della "DUE-Tariffa BIORARIA", e poi ancora altri due per la Tariffa TRI ORARIA , IN MODO CHE ORA SONO BEN 6 GLI INDICATORI DEI CONSUMI, TUTTI SIGLATI IN MODO DIVERSO, che ci vuole una doppia laurea, quattro masters e vent'anni di esperienza per poterli leggere e poterne capire il significato.

Per quanto riguarda le Tariffe, si possono leggere le sigle: "D3" , "T3" e "T23" , di cui solo la prima conosco perché riguarda la mia utenza MONORARIA, come scritto sulla bolletta: ma li mi fermo.

Cosa significano le sigle "A1', "A2" e "A3" posso dire, come poi rilevato nel documento allegato, che "A3" qualche volta è stato identificato come il proseguimento del consumo totale "attuale" di una volta, ma quando all'Ufficio Pronto Enel mi dissero che non avevo la MONORARIA ma la TRIORARA e che dovevo sommare gli scatti di tutte e tre le letture per avere il consumo totale, ho capito che stavo a Porta Portese a fare il pollo.

Ed ancora: "P1" , "P2" e "P3", e cosa rappresentino i numeri scritti di seguito; se è rilevabile una lettura totale e parziale del consumo al momento della lettura; esatto significato delle definizioni di "tariffa "monoraria", "bioraria", "trioraria" e "multioraria", dove e come siano rilevabili sulle fatture; cosa significano le sigle sulle fatture "F1", "F2" e "F3"; e come si può verificare se l'addebito è giusto o meno.

Questi sono i problemi della gente NORMALE.
Ma a questo punto, fatto trenta fate trentuno: mettete anche un totalizzatore generale, molto più apprezzato da chi è in lite con l'aritmetica, come molto più trasparente che il contatore indichi in ogni momento l'esatta tensione fornita e quanti sbalzi di tensione si siano verificati nell'arco della giornata almeno: ma ciò non sarà possibile perché le gente verrebbe sotto i vostri Uffici a Roma, a Potenza e ad Asti, a manifestare ed a portarvi in strada per ricompensarvi con equità e tanta goliardia.

E vogliamo infine dare uno sguardo alle componenti tariffarie?

COMPONENTI "A":
A1: (al momento inesistente);
A2: Smantellamento delle Centrali Nucleari e chiusura del ciclo del combustibile;
A3: Promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili ed assimilate;
A4: Finanziamento dei regimi tariffari speciali;
A5: Finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo;
A6: Copertura dei costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato;
AS: Copertura degli oneri per la compensazione della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica da parte degli utenti domestici economicamente disagiati e/o in gravi condizioni di salute;
MCT: Finanziamento delle misure di compensazione territoriale per lo smantellamento delle centrali nucleari;
UC3: Copertura degli squilibri del sistema di perequazione dei costi di trasmissione e distribuzione e dei meccanismi di integrazione;
UC4: Copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori;
UC6: Remunerazioni dei miglioramenti della continuità del servizio elettrico.

Queste integrazioni al prezzo dell'energia utilizzata, definite con termine "COMPONENTI", rappresentano lo scaricamento sull'utenza, secondo la ottusa mentalità dell'Amministratore Condominiale (diventata tanto cara e tanto comoda in Italia, da gettare il Paese in questa da troppo tempo preannunciata crisi economico-finanziaria, inevitabile prodotto dell'ingordigia degli stolti ignoranti), che però, a differenza del condominio, ove bene o male tutti dagli oneri traggono dei benefici, gli utenti del servizio elettrico non ricevono, come contropartita, il riconoscimento, dalla partecipazione agli oneri scelti dall'azienda, di una quota parte degli utili della stessa, e quindi non si vede perché debba essere OBBLIGATORIO per l'UTENTE contribuire al sostegno di spese, scelte, indebitamenti che solo essa ha deciso per ciò che riteneva "propri interessi".

Né, dall'altro canto, può essere un giustificativo il dover gestire con difficoltà un carrozzone che rema contro, o descrivere le suddette "componenti" in modo roboante, ma del tutto incomprensibile ed ingiustificabile, adoperando parole illogiche, senza coordinamento e senza corrispondenza nella realtà, nei fatti e nelle intenzioni.
Oltre la beffa, anche l'inganno: ed ora basta!

In conclusione, mentre comunico all'ENEL che non ho alcuna intenzione di pagare quest'ultima bolletta, asportando inutilmente denaro dal ménage familiare, INTIMO all'ENEL l'immediato pagamento di Euro 358,17 pari alla somma di cui al riconteggio della fattura n°.010604519 del 07/12/2008 di cui alle pagine 11, 12 e 13 dell'allegato, riservandomi, non appena rintracciato il tariffario storico dell'ENEL, di ricalcolare anche le bollette precedenti per richiedere il conguaglio al rimborso spettantemi.

Avviso inoltre che, se Enel mi dovesse costringere col ricatto a pagare la suddetta bolletta di Euro 504,61, la somma che dovrà rimborsarmi all'istante, perché istantaneamente esigibile, ammonterà a totali Euro 862,78, con decorrenza della mora a partire dal giorno stesso del mio pagamento, nella misura medesima applicata da ENEL, ma, in tal caso, contemporaneamente sarà depositato esposto alla Procura della Repubblica per richiedere se ravvisi nei fatti l'ipotesi di reato di estorsione.

Inoltre richiedo alle Autorità garanti in indirizzo di voler esaminare nuovamente la posizione di dominanza nel settore energetico dell'ENEL, che permette alla Società di imporre unilateralmente agli Utenti regole, tariffe, difformità di misurazione dei consumi nell'arco della giornata, confondendo la gente, scolarizzata o meno che sia, solo per entroitare più profitti onde  spaziare in altri settori ancor più proficui.

Se la crisi c'è, è merito degli ingordi, come diceva Einaudi, e non della povera gente; se la cinta la dobbiamo tirare, la dobbiamo tirare tutti ed in proporzione molto di più chi è stato causa della deflazione,e cioè tutti i carrozzoni che, per sopravvivere, continuano a succhiare pure il sangue: come ho detto al settore del credito tramite il mio sito e ad una intervista ad ETLEBORO, "ma quando la gente non avrà più soldi
questi carrozzoni faranno la fine del serpente che si mangia la coda: alla fine arriverà anche alla testa." Mi auguro ed auguro a tutti che ciò avvenga molto presto.

Resto in attesa di pronto riscontro da tutti i destinatari. Distinti saluti.

Ultimo aggiornamento ( mercoledì 25 maggio 2011 )
 
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