FONDI
DORMIENTI: SONO LE BANCHE CHE HANNO ESPROPRIATO ED INCAMERATO NEI LORO
BILANCI CIRCA 15 MILIARDI DI EURO DAL 1948 AL 1998, INVOCANDO
PRESCRIZIONI DECENNALI INESISTENTI. ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI CHIEDONO
CHE LE BANCHE RENDANO NOTI GLI ELENCHI DEI FONDI DORMIENTI INCAMERATI
DAL 1948 AL 1998,LE CUI TRACCE DEVONO RISULTARE DAI BILANCI !
STIMATI 1,5 MILIONI DI CONTI DIMENTICATI PER UN CONTROVALORE DI 10 MLD.
Sono le banche che hanno espropriato ed incamerato,dal 1948 al 1998, il
controvalore di almeno 15 miliardi di euro depositati nei libretti di
risparmio,nei conti correnti bancari ed in altre forme di deposito
(cassette di sicurezza, cauzioni, libretti al portatore,certificati di
deposito ed altre tipologie di rapporti) mai reclamati dagli aventi
diritto, invocando prescrizioni decennali che non esistono per quanto
riguarda il sudato risparmio, e non viceversa,ossia che verrebbero
espropriati i soldi dei depositanti, come vorrebbe far credere una
campagna di stampa orchestrata dagli “amici delle banche” e diffusa su
mass media di riferimento,se non direttamente o indirettamente
controllati dagli istituti di credito.
La legge che entra in vigore
in questi giorni sui fondi dormienti, propugnata da Adusbef dal 1992
per sottrarre agli Istituti di Credito ingenti risparmi dimenticati in
banca ed inserita nella legge finanziaria 2006,oltre a riparare parte
dei danni subiti dall’utenza per rapporti tra i più costosi del mondo,
riscatta una vera e propria beffa,ossia il premio per la vessatorietà
dei rapporti contrattuali non sempre improntati alla limpidezza ed alla
trasparenza, ripristinando il buon diritto dei consumatori bancari ad
avere indietro il maltolto per finalità sociali e/o di interesse
collettivo, anche finalizzate a risarcire i risparmiatori truffati
(bond argentini,Cirio,Parmalat,ecc) proprio dalle stesse banche, in
precedenza incamerato dagli istituti di credito senza alcuna legittima
giustificazione.
Adusbef e Federconsumatori, nel ricordare che si
possono risvegliare i fondi dormienti in una prima fase, fino a lunedì
18 agosto 2008, cadendo il 17 di domenica, (per i conti dormienti
postali fino al 27 agosto) anche con la semplice richiesta di un
estratto o dell’ultima movimentazione, mentre per quanto concerne i
libretti di risparmio, nominativi e/o al portatore, con la semplice
presentazione dei titoli allo sportello,in una seconda fase fino al 18
dicembre 2008 con analoga prassi, mentre anche se dovessero essere
trasferiti nell’apposito fondo del ministero dell’Economia gestito da
un comitato tecnico, gli aventi diritto hanno tempo fino al 18 dicembre
2018 per reclamarne la titolarità, invitano le banche ad una operazione
verità: rendano noti tutti gli elenchi dei fondi dormienti espropriati
ed incamerati nei loro pingui bilanci dal 1948 al 1968.
La legge
sui fondi dormienti, trascurata dai massa media che non hanno avuto il
coraggio di fare una informazione capillare,perché nuoce al “sistema”,
che non esaurisce i suoi effetti al 18 dicembre 2008, ma è destinata ad
alimentare il fondo in futuro (anche a livello statistico,ci saranno
sempre 2 correntisti bancari o postali che dimenticano i conti, oppure
privi di eredi che lasciavano in eredità il tesoretto alle banche,che
lo incameravano alla chetichella senza renderne conto neppure ai
consigli di amministrazione ed ai collegi sindacali) , rappresenta un
passo in avanti verso la strada del diritto e dell’equità, con funzione
risarcitoria in prims verso le vittime delle stesse banche,che invece
di osteggiarla,avevano il dovere di propugnarla.
Adusbef e
Federconsumatori infine, che stimano oltre 1,5 milioni i rapporti
postali,bancari ed assicurativi “dimenticati” per un controvalore di
circa 10 miliardi di euro,vedranno nel consuntivo se banche, poste e
compagnie di assicurazioni, dichiareranno tutti i rapporti “dormienti”,
oppure solo una parte di essi, confidando nella consueta “contiguità”
delle autorità preposte ai controlli.
14/08/2008
Documento n.6712
|