Tieni il tuo conto corrente sempre sotto controllo. Calcola: Anatocismo, Spese, Lucro per Valuta; Individua: Superamento Tassi Soglia d'Usura, corretta applicazione Commissione Massimo Scoperto. www.checkbank.org
I titoli tossici: arrivano al pettine i nodi delle cartolarizzazioni e saranno dolori
Scritto da Federico Lippi
martedì 24 febbraio 2009
Ho appena ricevuto via mail questo articolo, e lo propongo immediatamente perchè buon 60% so essere vero e corrispondere a quanto so per certo, Leggetelo con attenzione.
Ovvero: come centinaia di migliaia di cittadini italiani, in gran
parte ancora ignari, verranno chiamati dai Tribunali italiani a pagare
le perdite purimiliardarie degli squali di Wall Street.
DI LUIGI DI STEFANO mirorenzaglia.org
Tutti abbiamo saputo dei cosiddetti “Mutui subprime” americani, che
sono stati una delle basi della crisi finanziaria planetaria dovuta
alla finanza tossica.
Le banche e le società finanziarie americane concedevano un mutuo per
la casa a soggetti che difficilmente potevano poi pagarlo, ma in questo
modo creavano un credito certo ed esigibile, coperto da una garanzia
immobiliare.
Questo “credito certo” veniva poi utilizzato come base per emettere
altri titoli di credito (i famosi Derivati o Hedge Fund) che con le
cosiddette prassi dell’ingegneria finanziaria veniva moltiplicato
all’infinito.
A dire che su un “credito certo” ad esempio di 100.000$ (il
mutuo) si garantivano cinquanta e cento volte tanto di Derivati ed
Hedge Fund.
Quando il castello finanziario è cominciato a franare, e si
andati dal povero cristo a cui avevano fatto il mutuo, tutto è crollato.
Tranquilli, ci dice il governo italiano. Le banche italiane sono solide
e giudiziose, non hanno fatto mutui subprime e “finanza creativa”. E’
vero che per salvarle dal disastro della crisi planetaria lo Stato gli
ha regalato miliardi di Euro dei contribuenti (sulla cifra vera c’è il
segreto di Stato), è vero che le banche si sono incamerati questi soldi
e stanno strozzando l’economia reale negando il credito alle imprese,
ma sono quisquilie, pinzellacchere.
Tarsu; Commissione tributaria chiarisce onere della prova leggete con attenzione
Scritto da Federico Lippi
lunedì 23 febbraio 2009
Dal sole 24 ore
La tassa sullo smaltimento dei rifiuti si versa solo se l'azienda è in
funzione e realmente produce scarti. In caso contrario il proprietario
dell'immobile non è tenuto al pagamento. Il principio è stato affermato dalla
commissione tributaria regionale Puglia con la sentenza n. 12/15/09 (pubblicata
sul sito di «Guida al Diritto» www.guidaaldiritto.ilsole24ore.com).
È di tutta evidenza come la decisione segni un punto a favore del contribuente
che in passato, pur dimostrando che non ci fossero più i requisiti per versare la Tarsu, si era visto bocciare
la pretesa nella convinzione dell'Ufficio che essere in possesso di un immobile
giustificasse da solo il versamento della tassa. I giudici pugliesi hanno però
precisato che le regole del processo tributario si basano sull'onere della
prova.
Onere della prova che però non deve mettere in difficoltà il contribuente per
dimostrare la diversità dei fatti.
DELEGAZIONE ADUSBEF ISOLATA: TRUST TELECOM gestione dei guasti da 3° mondo
Scritto da Federico Lippi
giovedì 19 febbraio 2009
Un caso esemplare quello di cui questa Delegazione è
vittima, un caso di mala gestione di un Pubblico Servizio affidato ad un
privato Trust, in questo caso TELECOM, ma ENEL non è da meno.
Ancora una volta possiamo misurare il totale fallimento
delle privatizzazioni che sono in realtà servite solo a creare nuovi carrozzoni
in cui molti hanno attinto ed attingono risorse a piene mani, mani che infilano impunemente nella saccoccia degli Italiani.
Questicosì detti privatizzatori tra
l’altro, si sono affrettati adistribuire appalti a ditte e dittarelle per la gestione delpubblico servizio e nella specie degli
interventi diripristino del servizio in
presenza dei guasti, dittarelleche
mediante l’abominevolemeccanismo degli
appalti sembrano in realtà troppo spesso solo ottimi mezzi per ciclare il
pubblico danaro, ed anche ottimo veicolo di scambio di voto.
Paghiamo anche Istituzioni addette a controlli e vigilanza,
e iciclici proclami delle su dette sono
molti e spesso belli, ma la realtà è che nei fattiesse si disinteressano delle effettive
esigenze degli utenti, e della effettiva rispondenza delle bollette ai costi presunti
sostenuti dal TRUST, compresa l’IVA sulle stesse imposte contenute in bolletta,
( a chi va?), noi cittadini ormai siamo solo bestie da soma, poco più che servi
della gleba, sfruttati fino al totale esaurimento della linfa vitale. Che senso
avrebbe sedi fronte ad una precisa
denuncia di furto, colui che deve giudicare, chiamasse il ladro chiedendogli .
“figliolo, davvero hai rubato?” e alla ovvia negazione da parte del ladro ci si
rivolgesse al protestatario, “hai visto? Non ha rubato, quindi pagati pure sta
multa”. Analogo discorso “mutatis mutandis” lo possiamo trasporre riguardo alle autentiche
estorsioni operate impunemente da questi carrozzoni, e la chiamano DEMOCRAZIA.
La goccia che hafatto traboccare il vaso e mi ha spinto a queste pubbliche rimostranze è
stato il verificarsi dell’ennesimo inaccettabile disserviziodel Trust Telecom, che nei fatti limita la
delicata attività mia e della miaDelegazioneAdusbef LazioCentro Nord ormai da nove giorni, senza che si veda una possibilità di
risoluzione a breve.
Fondazioni come Banche e molto di più ( di Fulvia Novellino)
Scritto da Federico Lippi
martedì 03 febbraio 2009
Riporto questo articolo di Fulvia Novellino, sempre puntuale e brava, che riprendo dal sito etleboro italia
Le
Fondazioni bancarie non possono godere di agevolazioni fiscali perché
non equiparabili a degli enti non profit, ma a vere e proprie banche.
Questa la sentenza della Cassazione che stabilisce un importante
precedente per la definizione giuridica, anche se per il momento solo a
fini fiscali, delle ex casse di risparmio privatizzate.
La Cassazione si è finalmente pronunciata sulla definizione giuridica "ai fini fiscali" delle Fondazioni bancarie,
ossia le Casse di risparmio privatizzate dalla legge Amato del 1990 e
dalla riforma Ciampi del 1999. Viene così stabilito che tali entità non
possono godere di agevolazioni fiscali perché non equiparabili a degli
enti non profit, essendo in realtà delle vere e proprie banche. Trova
finalmente applicazione quel principio stabilito dalla legge italiana
secondo cui esiste "una presunzione" dell'esercizio dell'attività di
banca per coloro che sono in grado di influire sull'attività
dell’istituto creditizio in relazione alla loro partecipazione. In
particolare, per la Cassazione tale presunzione può essere superata
soltanto se si dimostrasse che tali enti abbiano privilegiato gli scopi
sociali, rispetto al governo delle Banche, che dovrebbe essere solo
marginale, cosa che in realtà non è. Eppure la riforma Ciampi aveva
previsto che le ex Casse di Risparmio, per beneficiare delle
agevolazioni, dovevano dismettere le partecipazioni di controllo nelle
banche per divenire a tutti gli effetti enti non commerciali, e
dovevano svolgere fini di interesse pubblico e di utilità sociale, in
maniera prevalente rispetto all’attività bancaria. Evidentemente la
legge è stata elusa senza problemi, alla luce del sole, facendo leva
sulla lentezza del sistema giuridico italiano e sul sostegno della
classe politica, che si è vista bene di alzare la mano contro le
fondazioni.
Fino dove arriva l’ingordigia infinita del settore del Credito
Scritto da Federico Lippi
giovedì 22 gennaio 2009
In tanti anni di Adusbef, 12 per
la esattezza, ne ho viste, evidenziate ed esaminate di tutti i colori
Il settoreama definirsi da decenni, “ commerciante di
danaro” e potrebbe aver ragione, se il danaro cheimpiega per i propri commerci fosse suo.
Ma stiamoben certi che, proprio come le grandi imprese
dirette da “Famiglie”, siano esse effettive, assemblate, organizzate, legali o
illegali, ma pure sempre “Famiglie”, utilizza per l’esercizio delle attività
che lo caratterizza, il danaro altrui, preso in prestito, per così dire, dai
conti dei depositanti, dai risparmiatori ( animali ormai in via di estinzione ),
riconoscendo ai legittimi proprietari di tali somme remunerazione zero,
guadagnandoci sopra, già qualche anno fadal 29% al 56% a seconda dell’utilizzo che ne facevano, senza alcun
rischio, visto che il danaro è di altri.
Percapire,facciamo una semplice ipotesi
In Italia siamo oltre 50.000.000
di abitanti, intesi come persone fisiche, di cui solo una piccola parte sono
giovani non maggiorenni, vuoto alla grande colmato dalle “persone giuridiche”
(aziende), ipotizziamo che tutte queste “persone” abbiano un solo conto
corrente a testa.
Se il guadagno per il settore
fosse rappresentato soloda 1 cent al
giorno per 50 milioni di conti correnti , avremmo 500 mila euro al giorno di
introito, pari a 182.500.000 di euro l’anno, cioè “solo” 353.369.275.000 di
vecchie lire.
Purtroppo il Settoresi è organizzato in modo da poter dettare
sempre legge, di poter dettare le regole del gioco, al livello del “carta
vince, carta perde”, il famoso gioco delle tre carte, quello di Porta Portese,
quello del banchetto di Forcelle o di qualunque altro Mercato delle Pulci.
L'11.12.2008 sono stato invitato come Responsabile della Delegazione Lazio Centro Nord di ADUSBEF ad un Convegno ENI, definito "Work-shop", che tradotto significherebbe "negozio del lavoro".
Ma detto termine potrebbe anche essere tradotto come "spaccio del lavoro", nel senso di "distributore di lavoro", e, per quanto dirò, potrebbe essere il più adeguato significato.
Il convegno è iniziato, dopo le presentazioni di prassi, con l'intervento della Dott.ssa Ratti, la quale, dopo essersi presentata quale biologa proveniente dalla Fondazione Enrico Mattei ed aver delineato, con una esposizione piatta ed esitante, e l'ausilio di slide, spiegazioni statistiche su produzioni e realtà lavorative, ha tenuto a precisare che, appartenendo al novero dei "GOVERNANCE MANAGERS", la sua attività in ambito ENI era principalmente tesa a studiare e proporre all'Amministrazione le soluzioni più adatte ad ottimizzare la produzione in modo da indirizzare i Consumatori su un più giusto percorso.
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 07 gennaio 2009 )
LETTERA ENEL ACEA : Bollette pazze e trasparenza delle medesime
Scritto da Federico Lippi
sabato 03 gennaio 2009
Santa Marinella, 04.01.2009
RACCOMANDATA A.R.
Spett.le ENEL Servizio Elettrico SpA
Sede Legale
Viale Regina Margherita 125
00198 ROMA RM
RACCOMANDATA A.R.
Spett.le ENEL Distribuzione
Direzione Lazio Abruzzo e Molise
Largo Lamberto Loria 3
00147 ROMA RM
RACCOMANDATA A.R.
Spett. le AUTORITA' GARANTE
PER LA ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Via dei Crociferi 19
00187 ROMA RM
RACCOMANDATA A.R.
Spett. le AUTORITA' GARANTE
DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
Piazza G.Verdi 6/a
00198 ROMA RM
A MEZZO sito www.federicolippi.it
A TUTTI GLI UTENTI ENEL ED ACEA
OGGETTO: TRATTAZIONE dei seguenti argomenti, e RICHIESTA BONARIA di REVISIONE di TUTTE LE PROCEDURE IMPIANTATE, di METODO DI CALCOLO delle BOLLETTE per LETTURE STIMATE, e RESTITUZIONE DELLE SOMME FINO AD OGGI VERSATE IN PIU' E NON DOVUTE e fornitura di SPIEGAZIONI:
TRASPARENZA nei rapporti contrattuali con l'UTENZA;
RIDIMENSIONAMENTO delle bollette PAZZE (?), in particolare quella inerente al rapporto con URAS MARIA STELLA (mia moglie convivente), enumerata come "Cliente n°.645 780. 477", riguardante la fornitura di energia elettrica nella nostra abitazione (di residenza dal 1°.10.1985);
RICHIESTA DI SPIEGAZIONI SCRITTE su TECNICHE di lettura dei CONTATORI ELETTRONICI;
CHIARIMENTI sui significati delle sigle emergenti da CONTATORI e da BOLLETTE;
CHIARIMENTI SUI MOTIVI CHE INDUCONO ENEL AD APPLICARE L'IVA ANCHE SULLE IMPOSTE ADDEBITATE (ACCISE E ADDIZIONALI ENTI LOCALI) come fossero GUADAGNI ENEL, e la PROVA (se esiste) che detto ricarico IVA sia effet¬tivamente versato all'Ufficio IVA;
MOTIVI che inducono ENEL a modificare numero e tariffe delle co¬siddette "COMPONENTI" che rappresentano esclusivamente gli ONERI SOCIALI che ENEL sostiene per scelte da essa fatte (compresa la pubblicità "promozionale");
SPIEGAZIONI SU MODIFICHE TARIFFARIE UNILATERALI IMPOSTE, in mancanza di contrario avviso dell'UTENTE, invece che richiederne l'AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA AL CLIENTE;
Articoli e studi » CRISI FINANZIARIA GLOBALE: PROPOSTE PER IL G 20
Scritto da Federico Lippi
giovedì 20 novembre 2008
Crisi finanziaria globale: proposte per il G-20”
Il 12 novembre 2008 si è tenuto a Roma, presso la Sala del Refettorio
di Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati un dibattito/confronto
economico-politico sulle misure che l’Italia intende proporre per far
fronte alla crisi finanziaria ed economica sistemica. Il seminario
intitolato “Crisi finanziaria globale: proposte per il G-20” è stato
organizzato congiuntamente da 4 organizzazioni, la “Fondazione Bruno
Buozzi”, di ispirazione sindacale, le associazioni “Democratici per la
Democrazia”e “Diritti Civili – Nuova Frontiera”, e l’”Italia dei
Valori” di Antonio Di Pietro. Sono intervenuti politici ed economisti
di tutti gli schieramenti che negli anni passati si sono distinti nella
denuncia della globalizzazione finanziaria senza regole e senza
controlli e nel dibattito per una nuova architettura finanziaria
internazionale, tra cui: il prof. Luigi Spaventa, parlamentari in
carica come Bruno Tabacci (UDC), Massimo Donadi, Renato Cambursano e
Antonio Borghesi dell’IDV, i senatori Elio Lannutti (IDV e presidente
dell’Adusbef)) e Oskar Peterlini (Partito Popolare del Sud Tirolo,
SVP), l’economista Paolo Raimondi, rappresentanti di passati governi
come Mario Lettieri (PD), sottosegretario alle Finanze, Alfonso Gianni
(RC), sottosegretario alle Attività Produttive, Gian Guido Folloni
(UDC), ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Pedrizzi
(PDL), e Giorgio Benvenuto (PD), già presidenti della Commissione
Finanze del Senato, Dario Rivolta (PDL), già vice presidente della
Commissione Esteri della Camera, Rosario Trefiletti, presidente di
Confconsumatori, Luigi Marino (senatore PdCI). L’invito al seminario
diceva: ”Non è solamente la più grave crisi finanziaria e bancaria
della storia. Tutti i settori dell’economia stanno per essere
investiti, intaccando produttività, redditi e consumi. Senza regole
precise e condivise, i salvataggi scompaiono nel buco nero dei debiti e
della speculazione. La liquidità da sola non basta; occorre da subito
affrontare l’emergenza “hedge fund” e la bolla dei derivati finanziari,
a cominciare dagli OTC (over the counter), cioè quelli negoziati fuori
dai mercati regolati e che non figurano sui libri contabili, che
vantano un valore nozionale totale di oltre 600.000 miliardi di
dollari. Non si può pensare di salvare il malato e anche il tumore.
Questo deve essere rimosso. Occorre intervenire globalmente con i
metodi del curatore fallimentare, proteggendo le parti sane e
congelando le parti “tossiche”. Vogliamo riprendere il percorso di
studio e di proposte tracciato in Parlamento dalla mozione Lettieri
(1-00320) per una “Nuova Bretton Woods” dibattuta e approvata già nel
2005 e indicare nuove regole finanziarie e monetarie internazionali e
il progetto di un nuovo modello di sviluppo economico.”
La ricerca una cenerentola? Non sempre, in questi ultimi
anni mi risulta esserci stato a livello internazionale un fiorire della ricerca sul comportamentocollettivo degli animali , comportamento che
è stato associato ai fenomeni sociali.
Le nostre niente
affatto amate Banche,più precisamente
le Banche di investimento, le meno amate ed apprezzate al momento, per ovvi e
conosciuti motivi, si sono molto interessate a questi studi sociali e certo,
come ognuno può capire, non per il nostro bene bensì per il tornaconto di
questi che amano definirsi“commercianti
di danaro”, omettendo di dire che sono “commercianti di danaro altrui”, cioè
nostro.
A prima vista viene da dirsi , che non c’è niente di male ad
interessarsi al comportamento sociale degli individui.
Ingenuo chi affermasse simile banalità: i cari banchieri
hanno usato gli studi dei ricercatori percapire fino a che punto potevano spingersi nello sfruttamento e nella
manipolazione dei mercati finanziari.
A sentir parlare i
Professori non si percepisce immediatamente il baco, dato che siamo alla solita
vecchia storia: gli scienziati partono con le migliori intenzioni, ma i risultati della ricerca vengono“usati” da chi ha i soldi e l’interesse ad
usarli per i propri fini .
Una ricerca può portare bene alla società o male, a seconda
di chi e come la applica e se la politica non esercita la sua funzione di
controllo e di moderazione e i risultati
poi sono quelli che ora stanno sotto gli
occhi di tutti .
Mercati “ malati” ,
per usare un eufemismo, e crisiche si
rovescia sui soliti indifesi che sono poi gli stessi soggetti esaminati e
indagati nei comportamenti onde meglio trarre profitto dai loro comportamenti
ad arte indotti: daglistorni e
corvia NOI persone comuni, simili agli
uccelli in quanto sempre spennate.
Gli studi di cui parlo partono
finalizzati alla comprensione delle fluttuazioni del reddito o il crollo di un
mercato finanziario, e questo è quantosi è proposto nel 2006 di fare “Starflag” un progetto di ricerca
internazionale cui hanno aderito , Francia, Germania, Italia, Olanda ed
Ungheria,con la collaborazione della
Normale di Pisa.
Ultimo aggiornamento ( domenica 09 novembre 2008 )
Doris e Fininvest si fanno carico delle perdite delle polizze Lehman
Scritto da Federico Lippi
giovedì 23 ottobre 2008
Comunicato Stampa Mediolanum
I soci di riferimento del Gruppo
Mediolanum, Doris e Fininvest, si fanno carico delle perdite delle polizze
“Lehman”
L’operazione non inciderà sugli azionisti di minoranza
Il
Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S.p.A. tenutosi ieri sera in seduta
straordinaria ha deliberato di dare incarico alle Compagnie assicurative del
Gruppo di promuovere iniziative a sostegno della clientela titolare di “polizze
Index Linked con sottostanti obbligazioni Lehman Brothers” (in seguito Index
Lehman). I Consigli di Amministrazione delle Compagnie del Gruppo, Mediolanum
Vita S.p.A. e Mediolanum International Life Ltd, hanno quindi approvato piani
di intervento che prevedono la trasformazione delle polizze in questione allo
scopo di riconoscere al cliente il capitale netto versato per tutte le polizze
a capitale protetto e il capitale netto versato diminuito dell’eventuale
variazione negativa dell’indice di riferimento per le polizze a capitale non
protetto.
L’onere di tale intervento sarà interamente e solamente a carico dei due soci
maggiori del Gruppo Mediolanum a cui fanno capo le Compagnie vita che hanno
emesso le polizze: il Gruppo Doris e Fininvest S.p.A., controllata totalmente
dalla famiglia Berlusconi. In tal modo saranno salvaguardati gli interessi
degli azionisti di minoranza.
Mutui fondiari ed il rispetto della Condizione risolutiva: osservazioni su sentenza di Cassazione S.
Scritto da Federico Lippi
sabato 18 ottobre 2008
Alcuni nostri Associati, per i quali svolgo la funzione di Consulente Tecnico di Parte, mi hanno posto il quesito circa la eventuale rilevanza di un'eccezione che potrebbe essere mossa da Parte Bancaria nelle procedure che hanno in corso, in ordine alla recentissima Sentenza della Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite n. 12639 del 19/05/2008, a firme dell'Estensore Dott. Renato RODORF, Consigliere, e già Membro della CONSOB, e del Dott. Vincenzo CARBONE, Presidente della Cassazione, Sentenza che sembrerebbe risolvere un "contrasto di giurisprudenza in tema di mutuo fondiario".
Intervista del Senatore Elio Lannutti al Tempo : Banche Italiane non immuni dalla crisi
Scritto da Federico Lippi
martedì 30 settembre 2008
Filippo Caleri
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Altro
che banche italiane immuni dalla crisi che arriva dagli Usa. «Gli
istituti nazionali sono pienamente coinvolti nella vendita di titoli
delle banche d'affari come Lehman Brothers» dice a Il Tempo, Elio
Lannutti presidente dell'Adusbef e senatore indipendente dell'Italia
dei Valori.
Parla di banche italiane. Quali?
«Unicredit
e Intesa SanPaolo hanno accompagnato prestiti obbligazionari della
Lehman Brothers. Si tratta di una cifra di 3,2 miliardi di euro. Dirò
di più sono state fatte cinque tranche. La prima di 300 milioni, poi
400 milioni, 650 milioni, 850 milioni e infine un miliardo. Ora abbiamo
già centinaia di casi risparmiatori che hanno investito in bond 30, 40
e anche 200 mila. Sono finora 200 o 300 casi. Ma ce sono molti di più.
Stiamo raccogliendo un dossier che invieremo alla procura della
repubblica»
Possibile che il sistema dei controlli non abbia funzionato?
«Gli
organismi ci sono, manca la sanzione. Polemizzo con la Consob. E anche
con l'Isvap, il cui presidente Giannini qualche giorno fa ha detto che
l'esposizione totale delle assicurazioni italiane con la Lehman è di
1,1 miliardi. Non si sanno invece le reali esposizioni di chi ha
sottoscritto le polizze unit e index (cioè legate a indici
predeterminati ndr). Per quelli il rischio è a carico di chi ha
comprato. Con buona pace della tutela del risparmiatore che si tiene il
buco nel portafoglio».
Bene ma ora come se ne esce?
«Serve
un nuovo ordine monetario. Una nuova Bretton Woods che agganci i
sistemi nazionali all'economia reale. I signori della banche centrali:
Greenspan, Bernanke e Trichet hanno infatti fallito. Si è consentito
alle banche di creare denaro dal nulla.
Cito solo un dato che dà la dimensione del fatto che il sistema non poteva reggere».
Quale?
«È
della Bri (Banca dei regolamenti internazionali ndr) di Basilea che
dice che i prodotti derivati cosiddetti fuori bilancio sono pari a 600
mila miliardi di dollari. Il pil del mondo che misura l'economia reale
è di 55 mila miliardi di dollari. Si parla cioè di una sproporzione
troppo grande. È chiaro che era una situazione insostenibile
Ora
la crisi che abbiamo di fronte è più grave di quella del '29. Allora,
infatti, non c'era la globalizzazione e il tempo reale delle
transazioni»
SMS per i consumatori: come ti smaschero il ricarico...
Scritto da Federico Lippi
lunedì 01 settembre 2008
Finalmente
un servizio intelligente. Alcuni diranno che non è sufficiente a tutelare il
consumatore, e forse è vero, però può essere utilizzato da questo come
strumento, magari proprio per cercare il prezzo più conveniente.
Stiamo
parlando del nuovo servizio "SMS Consumatori", del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il quale dà informazioni agli utenti
sui prezzi dei prodotti agricoli e in più, a partire da Settembre, fornirà
addirittura la lista dei Farmers Markets e dei distributori di latte alla spina
più vicini.
Funziona
così: si manda un sms al numero 47947(gratuito ) con scritto il nome del prodotto di cui
si vuole conoscere il prezzo e si riceve uno o più sms con le informazioni alla
data più recente, riportanti i prezzi all'origine, all'ingrosso ed alla vendita
al dettaglio divise per aree geografiche (Nord, Centro e Sud). C'è da
sottolineare che il servizio è completamente gratuito e non comporta alcun
genere di obbligo da parte di chi ne usufruisce: fra gli sms che pervengono ce
ne è anche uno che richiede se si vuole o meno iscriversi alla newsletter ed
acconsentire al trattamento dei dati personale. Potete tranquillamente non
iscrivervi alla newsletter ed usufruire del servizio come vi pare e piace.
CICR: manovra delle Banche contro la legge antiusura
Scritto da Federico Lippi
sabato 30 agosto 2008
In questi giorni, esaminando una
pratica, ho trovato una lettera circolare del Credito Italiano, oggi UniCredit
Banca, che qui allego, riguardante la comunicazione alla Clientela su come la Banca si sia adeguata alla
ormai famosissima “Delibera CICR del 9/02/2000”, e vi dico che, ancora una
volta, mi sono potuto confermare che è i questo modo che nascono gli “usi
bancari”, e grazie a questo sistema ci si ritrova ad abrogazioni di fatto, e
non normative, di Leggi imperative dello Stato.
E questo meccanismo è sempre il
solito: quando viene creata una cosa buona, ma questa è scomoda, la si
distrugge!
Questo meccanismo discende da una
antica tradizione delle associazioni a scopo mafioso: quando si evidenzia una
persona onesta, ma scomoda, la si elimina!
Lasciamo
perdere ora queste elucubrazioni e rientriamo nel merito dell’argomento.
Il 1/09/1993 con Decreto
Legislativo n°385 è stato reso norma il Testo Unico delle Leggi in Materia
Bancaria e Creditizia che prevedeva alcune regole, ma volenti o nolenti,
peccava in altre allo scopo di consentire ulteriori futuri spazi al settore del
Credito, tra cui la istituzione del CICR, Comitato Interministeriale per il
Credito e il Risparmio, avente come esclusivo scopo “l’alta vigilanza in
materia di credito e tutela del risparmio” (attività già svolta dalla Vigilanza
della Banca di Italia) costituito da una parte importante del Parlamento come
il Ministro del Tesoro che lo presiede, quello del Commercio con l’Estero, il
Ministro per il Coordinamento delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,
il Ministro delle Finanze, quello delle Industrie, quello del Commercio ed
Artigianato, il Ministro dei Lavori Pubblici e quello per le Politiche
Comunitarie, Comitato che “delibera” su indirizzi generali riguardanti le
materie di pertinenza.
Poco più di un anno fa, vi avevamo già parlato del
Project Financing e delle cartolarizzazioni per quanto riguarda gli Enti
Locali. All'epoca, avevamo spiegato dei pericoli e dei danni che tale pratica
poteva arrecare a Comuni e Province. E, sempre in quel frangente, abbiamo
affermato che tale tipo di operazioni, era niente altro che una truffa, in
quanto, l’uso di derivati e cartolarizzazioni, costituisce il mezzo necessario
per trasferire ufficialmente i rischi del credito da un soggetto a un altro. La Corte dei Conti, nella
Sezione Regionale di Controllo del Molise, parla chiaramente di questo genere
di debiti.
Mala sanità e totale perdita di etica professionale
Scritto da Federico Lippi
mercoledì 20 agosto 2008
Oggi, 19.8.2008, mentre ero a fare la fila alla cassa di un
supermercato inSanta Marinella, località
balneare del Lazio per chi non lo sapesse, sono stato testimone di una
telefonata ovviamente potendo ascoltare un solo interlocutore, che mi ha lasciato
esterrefatto, ancheperché si
comprendeva perfettamente l’incredibile ed illuminante significato del dialogo.
Un signore moro e mingherlino, riceve appunto una telefonata
al cellulare checerco di riportare al
meglio.
Giornate AssInCer. Trasparenza di mercato e Cereali
Scritto da Federico Lippi
martedì 12 agosto 2008
A Bologna, il 25 e il 26 Settembre 2008, si terranno, presso
il Palazzo degli Affari, nella “Sala Topazio”, due giornate di studio coordinate
dalla Ass.In.Cer -
l’Associazione Intersettoriale Cereali ed Altri Seminativi - promosse e
finanziate dalla Regione Emilia Romagna.
L’evento vede impegnati ricercatori e scienziati provenienti
da importanti centri di studio. Il comitato scientifico, infatti, il cui
presidente è Valerio Marchioni della AssInCer, altresì composto da esponenti di
consorzi come il CRA
(Consiglio per la Ricerca
e la Sperimentazione
in Agricoltura), il Consorzio di Ricerca
G. P. Ballatore, il CRPV (il
Centro di Ricerche e Produzioni Vegetali), il CERMIS
(Centro Ricerche e Sperimentazioni per il Miglioramento Vegetale), l’Istituto Entomologia Agraria
dell’Università degli Studi di Milano, l’Agroselviter (Dipartimento di
Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio della Facoltà di Agraria
dell’Università degli Studi di Torino), l’ Università
degli Studi di Perugia, l’ISPA-CNR
(l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale di
Ricerca) e infine l’ARSIA (Istituto
Regionale per lo Sviluppo e e l’Innovazione nel Settore Agricolo Forestale).
CRIF, l’uomo nero degli utenti dei Servizi Bancari:non funziona
Scritto da Federico Lippi
venerdì 08 agosto 2008
Da oltre 10 anni ho trattato l’argomento CRIF Centrale
Rischi Finanziari, unduplicato
dell’allora ancora esistente CRIBIT Centrale dei Rischi Finanziari della Banca
d’Italia.
Tale archivio è stato il prodotto dell’ABI da quando un mio
ex collega dell’IMI, socialistaDemartiniano, lasciò l’Istituto per diventare un elevato grado dell’ABI.
Con questo personaggio, anche egli come me al Servizio
legale, lui nella Segreteria Consulenza Legale, ed io nella Segreteria Insoluti
( recupero dei crediti), mi impattai più di una volta perché aveva preso
l’abitudine di sproloquiare circa la obsolescenza della CRIBIT che invece
rappresentava per noi un ottimo archivio, in quanto permetteva di limitare non
solo il rischio per l’Istituto nel prestare i soldi dello Stato, ma permetteva
di limitare altresì il rischio del debitore che, secondo legge, non poteva
impegnarsi per rimborsi superiori al quinto del suo reddito annuo, fosse questo
persona fisica o giuridica.
E questa centrale era notevole, in quanto forniva ogni
necessaria informazione sulla esposizione del cliente, indicando l’importo
originariamente prestato, la data del rogito,l’ammontare delle rate e la loro
periodicità, la data di scadenza iniziale e finale del rimborso, e ciascuna singola
operazione di credito, con i medesimi dati ed i relativi Istituti che avevano
concesso i prestiti.
Il 17 febbraio scorso, con la finanziaria 2006 è partita la
operazione Conti Dormienti su cui abbiamo espresso in questo sito molti dubbi,
etroverete i link ai vecchi articoli in
fondo alla pagina. Tale finanziaria ha previsto un sistema di indennizzi per i
risparmiatori vittime di frodi finanziarie con l'istituzione di un fondo
alimentato appunto “dall'importo dei conti correnti e dei rapporti bancari
definiti come dormienti all'interno del sistema bancario nonché del comparto
assicurativo e finanziario”.
La premessa pareva
accettabile ed accattivante: e su di essa è scattato l'obbligo di inviare una
lettera raccomandata a tutti i titolari dei conti ancora rintracciabili.
C’è tempo fino al 16 agosto per “svegliare”
i conti dormienti (fino al 26 per recuperare i libretti postali), quei
rapporti bancari rimasti inattivi per almeno 10 anni e del valore di
almeno 100 euro, perché non movimentati dai titolari.
“Se i conti non saranno svegliati i rapporti verranno chiusi definitivamente e i soldi
andranno al Fondo del Ministero dell’Economia e delle Finanze per
risarcire i clienti dei crack finanziari. Basta un versamento, un
prelievo, la richiesta dell’estratto conto o la conferma a voler
continuare il rapporto. Bisogna stare attenti, c’è il rischio di
perdere soldi legittimi.
Senatore Elio Lannutti: intervento in merito a disposizioni a salvaguardia del potere di acquisto
Scritto da Federico Lippi
venerdì 18 luglio 2008
SENATO: INTERVENTO DEL
SENATORE ELIO LANNUTTI IN MERITO A DISPOSIZIONI URGENTI A SALVAGUARDIA DEL
POTERE DI ACQUISTO
LANNUTTI (IdV). Domando di parlare per
dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LANNUTTI (IdV). Signor Presidente, basta scorrere i titoli dei giornali e
leggere le prime pagine per rendersi conto di una situazione economica molto
grave, molto pesante soprattutto per le famiglie, che soffrono. Il titolo di
questo provvedimento che ci accingiamo oggi a votare, «Disposizioni urgenti per
salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie», è più che un inganno. Mi
appresto a spiegare perché, cercando di utilizzare i 10 minuti a disposizione
nel miglior modo possibile.
BANCHE: UNICREDIT,LA
BANCA DEI DERIVATI, SEGUE ALLA LETTERA I CONSIGLI PELOSI DEL
GOVERNATORE DRAGHI,STANGANDO I CORRENTISTI CON RINCARI ASSURDI E FUORI
DA OGNI LOGICA DI MERCATO. IN UN PAESE NORMALE CON AUTORITA’ VIGILANTI
SUPER PARTES, PER DIFENDERE PREROGATIVE GOVERNO E INTERESSI DEGLI
UTENTI,SI COMMISSARIA UNICREDIT CON ANNESSO PROFUMO.
Poiché i
costi dei conti correnti italiani sono tra i più cari del mondo e
poiché i tassi sui muti e sui prestiti personali sono più elevati della
media Ue rispettivamente dello 0,79 e dell’1,47 per cento, Unicredit
banca, maestra in derivati appioppati alla clientela, seguendo alla
lettera i consigli pelosi del Governatore Draghi di traslare sui
correntisti i maggiori oneri derivanti dalla Robin tax, ha provveduto
ad anticipare una serie di ingiustificate stangate a danno della
generalità della clientela.
Banca Unicredit infatti ha inviato ai clienti una comunicazione datata 1° luglio 2008.
La
decorrenza delle variazioni porta la stessa data (1/7/08). La legge
Bersani impone alla banca una comunicazione da inviare 30 giorni prima
della decorrenza e lascia al cliente 60 giorni di tempo per decidere se
accettare o meno. Se non accetta dovrà procedere alla chiusura del
rapporto alle vecchie condizioni. Ma la comunicazione di Unicredit
riporta la seguente dizione iniziale:
Fallisce la IndyMac Bank e viene rilevata dalle Autorità Americane- Dal Sole 24 ore-
Scritto da Federico Lippi
sabato 12 luglio 2008
Secondo ilsenatore democratico
Charles Schumer: : le autorita' federali avrebbero dovuto svolgere il loro
compito di controllo, impedendo alla banca di utilizzare irresponsabili
pratiche nei prestiti immobiliari
Le autorità americane sono state costrette a rilevare la IndyMac Bank, una
delle principali casse di risparmio americane specializzate in mutui.
Il collasso dell'istituto, consumatosi nella notte, e' uno dei piu' grandi
fallimenti bancari nella storia degli Stati Uniti: IndyMac ha asset per 32
miliardi di dollari. L'istituto riaprira' i battenti lunedi' mattina sotto la
gestione dell'agenzia federale Federal Deposit Insurance Corp. (Fdic).
Le useremo sempre più, quindi è bene conoscerle meglio che sia possibile.
Intanto un breve excursus.
Carte prepagate :
Vengono in genere presentate come molto care e poco sicure. Vengono applicate su di loro alte commissioni sui costi di ricarica e di prelievo contante, inoltre se la smarrite o vi viene rubata, ogni responsabilità ricade su di voi. Ma offrono comodità per acquisti on line o in caso di viaggio: si possono ricaricare a distanza. Vediamole meglio:
Portabilità dei mutui non decolla grazie a.. non portabilità premi assicurativi
Scritto da Federico Lippi
venerdì 04 luglio 2008
Sono ancorapoco
operativi: difficile applicare la portabilità dei mutui, diciamo che va a macchia di leopardo e molto
lentamente. Un problema grosso ed
ancora irrisolto è costituito dall’intreccio tra Polizze Assicurative e
prestiti.
Abbiamo già riportato le prese di posizione del Presidente
dell’ISVAP , Giancarlo Giannini, che ci ha pregevolmente riassunto la
situazione, lo ringraziamo, maper
altro ci era già nota , infattici fa
sapere che : “Occorre subito un accordo tra Banche ed Assicurazioni
altrimentila portabilità dei mutui
immobiliari rischia di essere vanificata dalla rigidità dei costi e delle
pratiche di risoluzione dei contratti assicurativi che accompagnano i prestiti”.
Per chi non lo sapesse, si è costruito questo stupendo meccanismo :quando si accende un mutuo presso
un Istituto, questo vi obbligaa
sottoscrivere una polizza come garanzia, sia sui cespiti dati a garanzia, sia
come polizza vita; e contrariamente a tutte le altre forme assicurative per le
quali è previsto il pagamento del Premio annualmente, loro te lo detraggono in unica soluzione ed in via
anticipatadalla erogazione del
prestito.
tra il Ministero dell’economia e delle finanze-Dipartimento del tesoro,
di seguito “MEF”, in persona del Prof. Vittorio Grilli – Direttore
Generale del Tesoro, e l’Associazione Bancaria Italiana, di seguito
“ABI”, in persona del Dott. Giuseppe Zadra – Direttore Generale
Associazione Bancaria Italiana, per
LA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI A TASSO VARIABILE STIPULATI ANTERIORMENTE
AL 29 MAGGIO 2008 E FINALIZZATI ALL’ACQUISTO, COSTRUZIONE E
RISTRUTTURAZIONE DELLA ABITAZIONE PRINCIPALE
"Chiederemo in
Europa l'applicazione dell'articolo 81 del trattato di Roma: è l'articolo che
riguarda le manipolazioni di mercato, che abbiamo ragione di tenere che si
applichi anche ad operatori che non sono dentro il perimetro europeo", ha
sottolineato il ministro del'Economia
Giulio Tremonti
durante l'audizione del Dpef sostenendo che la «peste» che attanaglia i mercati
- a cominciare dal credit crunch originato un anno fa dalla crisi dei mutui
subprime americani - può essere definita da una sola parola: «Speculazione».
che la "peste" che attanaglia i mercati può essere definita da una
sola parola: "speculazione". "Dobbiamo agire ed avere chiara una
valutazione di questo",
Non
sappiamo quanto sia stata sbandierata la questione delle case popolari. Si
possono notare dei programmi di attualità che trattano il caso, certo, ma
sempre in orari decisamente distanti dal prime time.
Alcuni
politici inneggiano all'occupazione delle case, in un periodo storico in cui la
casa stessa, di proprietà o meno, più che un diritto umano, diventa un lusso. Abitazioni
dalle metrature quadre che impediscono l'installarsi di una famiglia intera,
della serie: attenzione a fare un figlio che sennò ci tocca chiuderlo
nell'armadio. A parte l'abusivismo edilizio che continua ad imperversare nella
Penisola in maniera semi esponenziale, e in particolar modo in alcune zone in
cui i Costruttori la fanno da padroni alternandosi sulle poltrone di Sindaci
(ed altre figure politiche), ci sta l'evidente problema dell'occupazione delle
case popolari.
Extracomunitari e Comunitari: le responsabilità delle Istituzioni
Scritto da Federico Lippi
lunedì 30 giugno 2008
Proprio in concomitanza con le passate elezioni politiche il
Paese sembra essersi spaccato fra coloro che aprirebbero le porte in maniera
incondizionata a tutti quanti, purché siano stranieri e i nuovi puristi della
cultura italiana.
Si passa, dunque, con una gran facilità da discorsi riguardo
all’utilità del soggetto immigrato, fino all’indignazione di molte famiglie
italiane che si vedono soffiare (vero o falso che sia) le case popolari da
qualche cittadino straniero (sia che ci si riferisca a modalità di occupazione
legale, sia che si parli di occupazione illegale).
Da destra e da sinistra si “strumentalizzano” alcune
religioni in maniera indecorosa, le quali facilmente si prestano all’uopo: da
un lato si punta il dito contro il cittadino straniero, in quanto reo di
attentare alla cultura e alla cristianità del Paese. Dall’altra abbiamo scene
di isteria nel tentativo effettivo di erodere la propria cultura, ma facendo
incolpare persone appartenenti ad altri credi religiosi.
In poche parole, gli extracomunitari e i comunitari vengono
bellamente usati sia da parte di una fazione che da parte dell’altra.
Premessa:
si è soliti tassare i ceti che possano essere considerati minori, così che
restino sempre alla base della nuova piramide che caratterizza le società
attuali, e questo in tutto il Mondo. Se ci aggiungiamo che in Italia questa
abitudine è esponenziale, la frittata è
fatta: come la metti, la metti male.
Prima di dedicarmi alla difesa degli Utenti dei Servizi
bancari e derivati, sono stato impiegato dell’IMI-Istituto Mobiliare Italiano-
Ente di diritto pubblico, fin dal 1969, presso il Servizio Legale, Segreteria Insoluti e Precontenzioso, con
specializzazione legale-contrattuale, analisi di bilancio e recupero dei
crediti, occupando da metà carriera circa posizioni funzionariali, rendendomi
disponibile a collaborare presso l’ABI con altri Istituti nellavicenda Autostrade,risoltasi più che brillantemente nel 1985.
Quanto riaccennato circa la esperienza che ho acquisito in
queste funzioni, ha una gran peso nello
svolgimento della mia attuale attività.
In Istituto mi è stato insegnato, con imput tassativi, da parte
di esimi Capi Servizio,Direttori Centrali e Generali, che “il danaro deve
essere trattato, prestato e recuperato, nel più ampio rispetto della Clientela,
delle Sue esigenze,aiutandola anche
tecnicamente, sia in campo finanziario che in quello amministrativo e
professionale, sia con analisi di mercato e di settore , restando noipersone per bene e principalmente oneste.
Tutti coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile per
acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale.
Eventualmente ulteriori precisioni sull’ambito applicativo le leggeremo
dal decreto quando esso sarà pubblicato.
Da quando si potrà rinegoziare?
Sostanzialmente nell’ultimo quadrimestre dell’anno dopo che le
banche avranno formulato ai clienti le proposte di rinegoziazione. La
Convenzione interesserà le rate in scadenza dopo il 1° gennaio 2009
Perché bloccare la rata al 2006? In quell’anno i tassi non erano già aumentati di molto?
Il 2006 è invece un anno significativo perché prima di quell’anno i
tassi erano su un livello strutturalmente basso, ma anche per non avere
un allungamento eccessivo del periodo di rimborso. Il 2006 rappresenta
la media dei tassi addirittura inferiore alla media del periodo che va
dal 1999 al 2005, prima quindi dei rialzi della Bce.
Che cosa succede alla rinegoziazione se poi i tassi salgono?
Se i tassi aumentano, crescerà la differenza tra la rata originaria
e quella della rata rinegoziata, e la differenza sarà addebitata sul
conto di finanziamento accessorio.
E se poi scendono?
Il risparmio sarà portato a decremento del conto di finanziamento
accessorio che potrebbe di conseguenza azzerarsi. Da quel momento se i
tassi continuano a scendere si può ridurre l’importo
Con il conto di
finanziamento che sarà alimentato dalla differenza tra vecchia e nuova
rata non finite per guadagnare dalla rinegoziazione?
No, Le banche non ci guadagneranno dalla rinegoziazione. Può essere
sufficiente un esempio: per un mutuo da SOmila euro e una durata
residua di 20 anni con la rinegoziazione si avranno rate più leggere in
un anno di 850 euro. Detto questo, il conto di finanziamento che sarà
acceso e che si baserà sulla differenza tra vecchia e nuova rata è
assolutamente senza costi e il cliente lo rimborserà eventualmente dopo
aver finito il mutuo originario.
La tenuta del conto sarà gratuita o ci saranno dei costi?
Il conto di finanziamento accessorio non avrà alcun costo per i clienti.
Il conto sarà considerato quota capitale o quota capitale e interessi?
E’ una quota parte di un debito non estinto e quindi a tutti gli effetti un nuovo finanziamento.
Chi pagherà il notaio?
Non è necessario l’intervento del notaio trattandosi di una
rinegoziazione ed essendo prevista la continuità dell’ipoteca a
garanzia del debito.
L’ipoteca si considera
estinta quando si conclude il piano di ammortamento iniziale o sarà
estesa per tenere conto del prolungamento?
Agenzia delle Entrate E Fao tra i morosi eccellenti per la tassa sui rifiuti
Scritto da Federico Lippi
martedì 03 giugno 2008
Tassa sui rifiuti sempre più cara, città sempre più sporche.
E’ un trend che va avanti ormai da anni,tra le italiche lamentazioni anche questa: la
tassa o tariffavattelapesca, sui
rifiuti aumenta, ma è un tributo “opaco”, non sappiamo bene cosa paghiamo.
Ora sappiamo qualcosa di più, sappiamo che paghiamo in
qualche modo per quelli che non pagano. Ricordate lo slogan che le Istituzioni
ci hanno ammannito fino allo sfinimento : Pagare tutti per pagare meno”.
Sapevano di che parlavano lor signori, lo sapevano molto bene.
A Roma, abbiamo appreso essere morosa per “solo” 3 milioni e 200
mila euro la temuta Agenzia delle Entrate, che pare abbia recentemente con
comodo estinto il debito , ( forse con i soldi rastrellati anche con le cartelle pazze?)
Ci siamo spesso domandati come nascano le prassi bancarie,
quelle che il Settore del credito pretenderebbe fossero trattate come NORME e
non come PATTI NEGOZIALI, passibili quindi di essere dichiarati nulli in quanto
non in linea con le leggi dello Stato.
Una ottima chiarificazione sul meccanismomi viene data forse ingenuamente, dalla
risposta illuminante di un Avvocato : “ Le Banche conservano la documentazione
inerente iConti Correnti, solo per
DIECI ANNI, mentre il resto viene distrutto”;alla mia obiezione . “ Ma non lo possono fare se il rapporto con il
Cliente non è concluso” la risposta decisa e breve : “ Ma lo fanno!”
E ne consegue fatalmente che in molte cause, a fronte della
richiesta da parte degli Avvocati della presunta vittima del Settoredel Credito che richiededi fare chiarezza sull’accaduto e quindi
invoca una CTU, cioè una Consulenza tecnica di Ufficio, come nel suo
diritto,le Banche tendono ad eccepire,
tramite i propri agguerriti legalila
cosiddetta “prescrizione decennale a ritroso”
Resta un mistero per ora insoluto come possa
accadere che simile mostro giuridico sia richiesto e per di più a volte
concesso da un Giudice, quando detta
eccezione è in evidente contrasto con l’art.112 del Codice di Procedura Civile
e con il codice Civile .
Draghi: Modificare Commissione di Massimo Scoperto
Scritto da Federico Lippi
sabato 31 maggio 2008
FinalmenteDraghirende giustizia a quello
che vado predicando da anni, spesso osteggiato da CTU e Giudici. Il
Governatoreè tornato, e stavolta più
incisivamente, sulla Commissione di Massimo Scoperto, ed in pieno accordo con
quanto da me manifestato anche dalle
pagine di questo sito più di una volta.
Io seguo da sempre i
dettami virtuosi del passato del Prof. Giovanni Goisis,dai suoi scritti era semplice evincere che
così come viene applicata , stravolgendola, ormai da troppo tempo, la CMS, rappresenta un
ingiustificato e surrettizio aumento del tasso debitore, contravvenendooltre tutto alle prescrizioni previste dalla
legge sulla trasparenza bancaria L. 17.02.1992 n.154.
È
comune modo di pensare che "gli Italiani" non vogliano pagare le
tasse. Che costoro ("Gli Italiani") pretendano dei servizi gratuiti
da parte dello "Stato" (Sembra che si stia parlando di antichi miti
Greci), ma senza sborsare un soldo... Fermi tutti: le tasse vengono pagate. Il
luogo comune dell'Italiano-Evasore-Fiscale è allo stesso livello di quando si
dice che non esista più la mezza stagione.
Se
un operaio di fabbrica versa il 35% di tasse non possiamo dire che ci sia
evasione fiscale da parte degli "Italiani". Se un operaio edile versa
circa il 50% del lordo della sua busta paga mensile, mi sembra che di tasse se
ne paghino abbastanza. Senza contare la nuova moda della p.IVA che fa sborsare
fino al 55% più varie ed eventuali. A queste percentuali, degne dei mezzadri
del Re, dobbiamo aggiungere tutta un'altra serie di gabelle, fra cui
immondizia, ICI (almeno fino a ora, poi si vedrà), Irpef ecc. Comincia ad
essere necessario che non solo i governanti e il Fisco, ma anche i giornalisti
e tutta quella parte di opinione pubblica che parla per slogan, si rendano
finalmente conto che un operaio non può versare percentuali di contributi degne
di Mediaset.
Tremonti, i mutui, l'ABI: sapere di Alta Finanza non basta
Scritto da Federico Lippi
martedì 27 maggio 2008
Non voglio qui entrare nel merito della rateizzazione proposta, basta leggere il mio sito
per capire quel che ne penso.
E’ evidente che qualcosa non ha funzionato,
stando a quello che scrivono i giornali, la soluzione scelta per alleviare il
peso delle rate che le famiglie debbono sostenere, è come al solito, fortemente squilibrata a
favore delle banche.
Non poteva essere che così: perché al tavoloTremonti –Abi, non sedevano i rappresentanti
dei principali interessati, i cittadini?
Siamo alle solite, i rappresentanti degli interessi delle
Banche si permettono delle libertà assurde, paiono dettare essi la strada ai
vari Governi, i quali partono con annunci di buon senso e arrivano a
provvedimenti che immancabilmente finiscono per favorire le Banche.
E se debbo dire, trovo la cosa fisiologica: la tecnica
bancaria è materia complessa.
Direttiva Equitalia su Rateazione: limiti e pericoli
Scritto da Federico Lippi
giovedì 22 maggio 2008
La procedura ufficiale per la rateazione del debito INPS è
espressa nella direttiva di Equitalia spa a firma del suo amministratore
delegato, Attilio Befera, con data 13 Maggio 2008 (DSR/NC/2008/017). La
rateazione potrà essere concessa solo in caso di dimostrata “temporanea
situazione di obiettiva difficoltà economica”. Viene da domandarsi, nel caso di
situazione di difficoltà “permanente”, se tale divisione in rate sia ancora
garantita.
Nel documento, il quale è stato redatto a causa delle molte
richieste di rateazione pervenute, si legge espressamente che la divisione in
rate verrà stabilita, innanzitutto, secondo due classi di debito: per debiti
inferiori ai 5000 euro (le rate non potranno essere più di 36) e per debiti
superiori ai 5000 euro (le rate potranno arrivare fino a un massimo di 72).
Nell'Ottobre
2007 Mario Draghi aveva detto, durante una lezione a Torino, che "Occorre
che il reddito torni a crescere in modo stabile". È evidente che in quel
momento si stesse riferendo alla sua situazione reddituale, decisamente
scarsina... Il "povero"
Draghi, infatti dichiara unicamente un imponibile da fabbricati di 162 euro, di cui,
ovviamente, ha pagato delle tasse proporzionate di 24 euro (io lo avrei
esentato...).
Antitrust apre istruttorie contro 10 Banche per pratiche commerciali scorrette
Scritto da Federico Lippi
mercoledì 14 maggio 2008
Dieci sono le istruttorie che
l’Antitrust ha aperto neiconfronti di
altrettante Banche per pratiche commerciali scorrette in relazione alla legge
Bersani sulla portabilità dei mutui. Lo ha annunciato il presidente
dell'Autorità garante del mercato e della concorrenza, Antonio Catricalà, nel
corso di una tavola rotonda al Forum della Pubblica Amministrazione.
Gli istituti oggetto delle istruttorie sarebbero: Intesa SanPaolo,
Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Bnl, Carige, Antonveneta, Ubi Banca, Popolare
Milano, Banca Sella e Deutsche Bank.
Catricalà ha pecisato: «Abbiamo segnalazioni di rinunce a cambiare banca a
causa degli alti costi e abbiamo denunce di cittadini perché le banche negano
la surrogazione e propongono un contratto analogo ma con costi insormontabili.
Le pratiche sono state aperte - ha continuato Catricalà - perché riteniamo sia
scorretto il loro modo di agire e riguardano, quindi, non un'intesa tra banche,
ma una pratica commerciale scorretta».
BANCHE:tassazione di favore-precisazioni della delegazione Lazio Centro Nord
Scritto da Federico Lippi
lunedì 12 maggio 2008
Da La Stampa
del 12/05/2008 riportiamo :
"Le banche pagano poche tasse. E
così raddoppiano i profitti" [FIRMA]LUCA FORNOVO
TORINO Non sono passate neanche ventiquattr'ore dall'attacco del neoministro
dell'Economia, Giulio Tremonti, che le banche sono finite di nuovo nel mirino.
Questa volta a scendere in campo contro gli istituti di credito è
l'Adusbef. La denuncia arrivata ieri dall'associazione dei consumatori è
pesante: in quattro anni gli utili delle banche italiane sono praticamente
raddoppiati, mentre le tasse sono aumentate a ritmi decisamente più lenti,
segnalando - evidenzia l'Adubef - una "rete di protezionismo
scandaloso" eretta attorno agli istituto di credito
Pubblicazione dei redditi in rete: cosa nasconde di fatto?
Scritto da Federico Lippi
venerdì 09 maggio 2008
ADUSBEF, in riferimento alla
pubblicazione dei redditi in Rete, afferma e ribadisce che è necessario che
l’Italia si doti di un sistema informativo efficace: ci deve essere dunque sì
trasparenza circa i redditi dei cittadini, ma sempre nella tutela dei dati
sensibili degli utenti. Questo significherebbe, all’atto pratico, che per poter
consultare i redditi dei cittadini dovrebbe essere necessario identificarsi o
autenticarsi (come, in effetti, si è sempre fatto fino a prima dell’avvento del
mezzo telematico). ADUSBEF e Federconsumatori, poi, chiedono esplicitamente un
incontro con il Garante della Privacy e con la fantomatica Agenzia delle
Entrate al fine di stabilire un percorso efficace per la tutela sia dei dati
personali, che della trasparenza.
Noi della Delegazione, intanto,
siamo andati a cercare questi benedetti redditi online degli italiani. Alcune
persone ci hanno scritto e detto che era vergognoso che il dentista o il
carrozziere dichiarassero meno soldi rispetto al tenore di vita che potevano
permettersi. Allora ci siamo domandati: possibile mai che “grosso guadagno”=
“evasione fiscale”?
Diamo allora un’occhiata alle
dichiarazioni dei redditi, per cercare di capire: è giusta questa storia della
trasparenza o è una assurdità bella e buona?
Quanto è avvenuto circa la
diffusione delle dichiarazione dei redditi dell’anno 2005 da parte della
Agenzia delle Entrate è sintomo di una debolezza che non può più andare avanti.
Si è detto che i Sindacati debbano essere rinforzati, si è detto che i
Ministeri debbano addirittura aumentare, ma dei poteri delle Authority si parla
sempre troppo poco.
Nei fatti chi riesce sempre a
risultare onnipotente, sonogli Istituti
di Credito e, come è evidente, l’Agenzia delle Entrate (ed ultimamente possiamo
vedere anche la nuova star del momento, cioèEquitalia) ed altre strutture
libere di agire manipolando il denaro delle utenze.
CRIMINE DEI DATA BASE BANCARI: dopo un anno ripropongo l'intervista
Scritto da Federico Lippi
venerdì 02 maggio 2008
19.04.2007 - La Etleboro incontra
Federico Lippi, ex funzionario dell'Istituto Mobiliare italiano,ed esperto di
tecnica bancaria, avendo seguito per più di 25 anni le procedure per il
finanziamento delle piccole e medie imprese.
Federico Lippi svolge oggi un'attività di consulenza legale e finanziaria
nelle cause contro le pratiche di usura e anatocismo delle Banche nei confronti
dei singoli individui e delle imprese. Sulla base della sua esperienza ha così
costruito un software, il CheckBanck, che
consente di monitorare il corretto funzionamento dei conti correnti bancari, di
ogni tipologia di credito prevista dalla L. 108/96, evidenziando così le
distorsioni nelle pratiche delle Banche.
D: Cosa le ha insegnato la sua esperienza all'IMI?
R: Durante la mia vita e la mia carriera presso l’IMI istituto bancario Ente
di Diritto Pubblico, ho visto l'Italia cambiare tre volte. Ho visto l'Italia
del dopoguerra, ossia quella del boom economico in cui avevamo una bassa
inflazione, e salari dignitosi che consentivano alle persone di risparmiare e
investire, considerando che anche la
Banche avevano una politica non usuraia, applicando gli
interessi a calcolo semplice (senza capitalizzarli) e quindi senza
l'anatocismo. Gli anni '70 sono stati quelli del cambiamento in cui l'Italia ha
subito un'escursione deleteria: io lavoravo all'IMI e in prima persona ho visto
come queste strutture invisibili piano piano hanno eroso e fagocitato il
patrimonio italiano, tra terrorismo, usura bancaria, fino a terminare negli
anni '90 con il saccheggio.
Ovviamente
l'Associazione Bancaria Italiana non poteva non farsi notare anche prima,
durante e, di conseguenza, dopo le elezioni politiche del 2008. In particolare
l'ABI, giusto per sottolineare il legame che corre fra Banche e Politica
Italiana, si permette di dare dei veri e propri suggerimenti al Governo
entrante, anche se per lei si tratta solo di "Considerazioni
del Mondo del Credito e della Finanza".
Sentenza su ritardo colpevole P.A. nella notifica delle cartelle
Scritto da Federico Lippi
sabato 19 aprile 2008
Ci sono giunte
numerose richieste di chiarimenti e
proteste di cittadini che hanno ricevuto dalla Pubblica Amministrazione
cartelle notificate in ritardo o addirittura poco prima dello spirare dei termini di
prescrizione di 5 annie quindi con
importi lievitatifortemente. Pensiamo
di fare cosa utile pubblicando la seguente sentenza al riguardo:
Sentenza del Giudice di Pace dott. Pietro de GregoriotraSig. Xe Sindaco di Roma
Quesiti dei Giudici e ricalcolo degli interessi- Posizione anomala di alcuni CTU
Quando il Giudice dispone il ricalcolo degli interessi
passivi applicando la capitalizzazione semplice degli interessi, si intende che
debba applicarsi la capitalizzazione annuale o nessun tipo di capitalizzazione?